REDAZIONE FIRENZE

L'Universale, il mito dello storico cinema rivive in un film

Viaggio alla scoperta della sala in San Frediano frequentatissima negli anni '70. L'anteprima del film di Federico Micali sarà al Teatro Verdi. Inviaci il tuo ricordo a [email protected] scrivendo nell'oggetto "Universale"

Una scena del film sul cinema Universale

Firenze, 23 marzo 2016 - "Universale", il mitico cinema in San Frediano, chiuso nel 1989, sarà protagonista dell'omonimo film di Federico Micali in uscita al cinema il 14 aprile.

Anni '70, giovani di belle speranze, cultura, musica, politica, cinema, tutto intrecciato nell'allora frequentatissima sala ricostruita per le riprese in un vecchio cinema di Pontassieve (Firenze). Saranno Tommaso, Alice e Marcello, i protagonisti del film, cresciuti intorno allo storico ritrovo, a far rivivere ai fiorentini gli episodi che hanno contribuito a fare di quel cinema un mito. 

Tra questi l'ingresso in sala - in piena proiezione di un film - di uno spettatore che entrò a bordo di una Vespa a motore acceso. Il film poi ricorda il primo concerto dei Litfiba, ricostruito nel locale che a suo tempo si chiamava 'Rokkoteca Brighton'.

Prima dell'uscita al cinema, il film dal 4 aprile sarà in concorso a Bifest, festival internazionale del cinema di Bari e il 12 sarà proiettato in anteprima per il pubblico al Teatro Verdi di Firenze. È stato scritto insieme a Cosimo Calamini (sceneggiatore e scrittore fiorentino) ed a Heidrun Schleef (quella de La Stanza del Figlio). Protagonisti sono Tommaso, figlio del proiezionista della sala (interpretato da Francesco Turbanti, classe '88, di Grosseto) e i suoi amici Alice (Matilda Lutz, attrice italo-americana, classe '92) e Marcello (Robin Mugnaini, classe '87, di Siena).

Nel cast anche Claudio Bigagli (il proiezionista, padre di Tommaso), Paolo Hendel, nei panni del programmatore del cinema ("il programmista Ginori"), e Vauro, che interpreta Ivo Tanturli, padre di Marcello e comunista di ferro. Tra gli altri anche l'attore Maurizio Lombardi (il padre di Alice, nonché frequentatore assiduo del cinema) e Anna Meacci (la mitica cassiera). La colonna sonora è firmata dalla Bandabardò.

Inviaci il tuo ricordo a [email protected] scrivendo nell'oggetto "Universale" .

 

I VOSTRI RICORDI

"Che dire, io sono tornato al ponte alla Vittoria nel 1960 e ho vissuto l'Universale in tutti i suoi tempi (Universale è al Pignone non in San Frediano, che comincia dalla porta a san Frediano): i ricordi di Esay reader visto decine di volte, il fumo della sala, e non solo quelle delle sigarette e quando, penso per sbaglio, fu proiettato Berretti verdi con John Wayne film non proprio nell'ideologia del cinema incominciato con proteste finito con l'intervento della polizia. Una delle tante sere ero  con una mia amica, benestante e molto borghese, a vedere l'ennesimo Peter Fonda e Dennis Hopper, quando ci planò letteralmente disteso su di noi un tizio che vociando a un altro accanto annunciando che era arrivato un certo ....... con della roba meravigliosa. Dopo nemmeno 15 minuti eravamo già avvolti in una nube che avrebbe fatto invidia a Boudelaire dei Paradisi Artificiali".

Stefano Incerti

"Mi chiamo Caterina Fantozzi, oggi 51 anni portati bene e 'signora' con figlio astemio vegano e non tabagista, ricordo che una sera con mio fratello Attilio Simone , purtroppo scomparso preaturamente, convincemmo mio padre Paolo a venire con noi a vedere Profondo rosso, ovviamente mio fratello e io con un bel sacchetto di 'maria' e giù canne a gogò, a un certo punto una tizia si alza imbiestialita a causa della fumana, va a chiamare la maschera (quella che ci faceva entrare a film iniziato con 1000 lire e a volte anche senza), questa arriva e sposta la rimostrante 3 file dietro a noi !!!!!! Morti tutti e tre dalle risate, forse mio padre per fumo passivo.... che tempi, che nostalgia".

Caterina Fantozzi