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Astori, il nuovo acquisto si presenta: "La Fiorentina è il mio traguardo"

Presentato ufficialmente il difensore centrale: "Così sono più vicino a Coverciano, se Conte mi volesse chiamare...". Il diesse Pradè fa il punto sul mercato

Astori nel giorno della sua presentazione in viola (Andi Shtylla/Germogli)

Firenze, 11 agosto 2015 - "Guardando alla mia carriera posso dire che venire a Firenze è un punto di arrivo e non un trampolino di lancio, c'è un progetto importante e io farò tutto il possibile per consacrami a livello nazionale e internazionale". Così Davide Astori si è presentato alla sua nuova città e alla sua nuova squadra.

Il difensore centrale è reduce da una stagione in chiaroscuro con la Roma ("Mi hanno penalizzato gli ultimi mesi anche se abbiamo ottenuto risultati importanti") e dopo la rottura di una trattativa con il Napoli: "Non siamo arrivati ad una soluzione, oggi è una parentesi chiusa. Ho scelto Firenze perché credo che qui ci siano tutti i presupposti per fare bene. Ci sono un ambiente nuovo, a livello di staff, un gruppo solido che ha già fatto vedere belle cose, piu' nuovi innesti e giocatori giovani che possono dare quel qualcosa in più".

Astori ha scelto la maglia numero 13. "Ho scelto Firenze perché ha obiettivi importanti e perché sono certo che possiamo fare molto bene. I risultati delle prime amichevoli parlano chiaramente. Il mio ruolo? Difesa a tre o a quattro? Si parla molto di numeri e di moduli. Giocare a tre o a quattro è soggettivo. L'importante è come si interpretano le gare", ha aggiunto Astori. "Io e Rodriguez non siamo compatibili? Non è così: bisogna avere un atteggiamento di squadra unico e muoverci tutti insieme. Poi che giochi io con Gonzalo, o lui con Basanta o altri ancora poco cambia. La mia condizione? Non sono ancora al cento per cento: sto facendo del lavoro aggiuntivo per raggiungere i compagni. Credo che per l'esordio col Milan sarò pronto", ha detto ancora il difensore viola.

"Firenze è una piazza che mi è sempre piaciuta. L'ambiente e il tifo sono unici; in più il gioco che ha fatto negli ultimi anni è stato molto bello: non è da tutti vincere a Roma sia in Coppa Italia che in Europa League. Il tecnico? Mi ha stupito sin dalla gara con il Barcellona. Ci mette molta grinta e passione. Ha grande carisma, conosce il calcio italiano, avendoci giocato, e porterà qui un po' di Europa. La Nazionale? La scelta di venire a Firenze l'ho fatta anche in vista degli Europei. Con Conte c'è un bel rapporto; poi Firenze è vicina a Coverciano: mi chiamerà più facilmente", ha aggiunto, scherzando.

Il direttore sportivo viola Daniele Pradè ha detto: "Astori è un giocatore che inseguivamo già dall'anno scorso, rispecchia tutti i valori di Firenze, della Fiorentina e della famiglia Della Valle".

Il difensore vestirà la maglia numero 13 e tra i suoi obiettivi, ha annunciato, c'è anche quello di restare nel giro azzurro nella stagione che sfocerà negli Europei.

"Kalinic? Siamo in una fase di trattativa: il giocatore ci piace ma abbiamo più situazioni aperte. Priorità di mercato? Dopo la partenza di Gomez, il nostro primo obiettivo è prendere una punta in più. Per il resto non abbiamo fretta; c'è tempo fino al 31 agosto per integrare la rosa. La squadra ha una base ben solida e possiamo fare con calma". Così il ds Pradè. "Nuovi terzini destri? Non credo - ha aggiunto - Gilberto ha le caratteristiche tipiche del calciatore brasiliano. Lui può giocare quarto o quinto di difesa e anche alto. Per questo ruolo abbiamo Tomovic, Gilberto e all'occasione anche Roncaglia. Quindi siamo a posto". E a proposito di Borini, "ripeto - ha detto Pradè -, abbiamo più situazioni aperte, valuteremo tutto con calma. Saranno il tempo e il mercato a dirci se un suo arrivo esclude eventualmente l'acquisto di Kalinic. Walace? Dal momento che abbiamo preso Mario Suarez non ci interessa più".

E allo stadio è comparso anche uno striscione del gruppo Vieusseux per ricordare Valter: