La disperazione di Joaquin (foto LaPresse)
Siviglia, 8 maggio 2015- Il sogno non è ancora finito, ma ora serve un miracolo: la Fiorentina viene travolta dal Siviglia e il pesante passivo rende piuttosto improba l'impresa nella gara di ritorno giovedì prossimo, 14 maggio. Una Fiorentina anche capace di creare occasioni da gol, ma non di realizzarle, sbandando spesso sugli attacchi del Siviglia che si conferma un rullo compressore in casa.
Lo stadio del Siviglia (il Ramòn sanchez Pizjuan, non proprio modernissimo…) si riempie negli ultimi cinque minuti prima dell’inizio della partita e il clima è incandescente con un tifo incessante. I mille tifosi viola nel settore ospiti, però, si sgolano e si fanno sentire quanto possono. Al 5’ il curvino viola potrebbe esultare, ma Gomez si divora un gol davanti alla porta, dopo essere stato servito da Joaquin. L’ex del Betis (l’altra squadra di Siviglia) è sommerso dai fischi dello stadio, ma non se ne cura e cerca di inventare giocate. Dopo aver corso un rischio, il Siviglia comincia a premere e la Fiorentina si difende con fatica, soprattutto sulla sua fascia destra, dove gli spagnoli raddoppiano spesso.
La pressione sivigliana sfocia nel gol al 17’: azione manovrata da sinistra (la fascia destra viola, appunto) verso il centro, dove un Vidal troppo libero controlla e tira dal limite infilando Neto. La Fiorentina potrebbe pareggiare subito al 18' con Mati Fernandez innescato da Joaquin, ma il cileno sbaglia. Al 24’ è Salah a sbucare alle spalle di tutti su una palle di Tomovic, Rico in uscita para alla grande. Davanti la Fiorentina crea occasioni, ma non riesce a concretizzare. I viola sono in partita, sbandano un po’ sugli attacchi del Siviglia, ma soprattutto sbagliano troppo in fase conclusiva. In difesa Gonzalo e Savic effettuano salvataggi importanti. A centrocampo Mati Fernandez è molto attivo, Borja Valero lotta non sempre con lucidità, Badelj è sottotono, mentre in avanti Gomez appare in serata no.
Nella ripresa, poi, i viola invece di reagire spariscono e crollano. Montella toglie Tomovic (in difficoltà in frase difensiva) e mette Richards. I viola sono pericolosi su punizione con Mati Fernandez, la palla va a lato di poco. Poi, però, arriva subito il raddoppio spagnolo ancora con Vidal: liberato sulla destra da una delle azioni manovrate della squadra di Emery, il tiro inganna Neto (che si butta dalla parte sbagliata): è il 2-0 al 7' della ripresa, gara sempre più in salita per i viola. La squadra di Montella fatica a chiudere i tanti fraseggi con cui il Siviglia arriva con facilità in area di rigore.
Montella si gioca la carta Pizarro al posto di Badelj (deludente), ma il cileno na fa in tempo a incidere che arriva il terzo gol andaluso: difesa viola colta sbilanciata, cross al centro e gol di Gameiro alla mezz'ora. Montella toglie un Gomez disastroso per inserire Ilicic, mossa tardiva, però. In avanti va detto che Salah, dopo qualche guizzo nel primo tempo, sparisce dal campo. Joaquin cerca di rispondere ai fischi con una bella percussione, ma va a terra in area: i viola reclamano il rigore e non senza un fondamento. Al 38' Mati Fernandez su punizione impegna Rico.
La gara è già chiusa, i viola non riescono a combinare più nulla: il 3-0 è pesantissimo, ora per andare in finale serve un'impresa. O un miracolo. O tutti e due.
Il tabellino
Siviglia 3
Fiorentina 0
SIVIGLIA (4-2-3-1): Rico; Vidal, Carriço, Kolodziejczak Tremoulinas; Krychowiak, Mbia (27' st Iborra); Reyes (12' st Coke), Banega, Vitolo; Bacca (29' st Gameiro). All. Emery.
FIORENTINA (4-3-3): Neto; Tomovic (1' st Richards), Savic, Gonzalo, Alonso; Mati Fernandez, Badelj (23' st PIzarro), Borja Valero; Joaquin, Gomez (34' st Ilicic), Salah. All. Montella.
Arbitro: Brych (Germania)
Marcatori: 17’ pt Vidal; 7' st Vidal; 30' st Gameiro
Note: ammoniti Vidal, Alonso, Borja Valero, Coke, Gonzalo