Firenze, 10 settembre 2018 - Alia Guagni, messe da parte le diatribe di poltica sportiva, finalmente si gioca. «Bravo, finalmente. E’ dal 22 luglio che ci stiamo allenando duro e non vediamo l’ora di scendere in campo».
L’inizio non è soft. Mercoledì (ore 19) subito la Champions, contro il Fortuna Hjørring. Ancora le svedesi.
«Giocare la Champions è un’esperienza incredibile. Poi al ‘Franchi’ è qualcosa di davvero speciale. Ma non ci siamo fatte prendere né dall’ansia, né dalla paura. Ci siamo preparate bene e la nostra è una tensione giusta, positiva».
Facciamo un passo indietro e torniamo all’anno scorso. Sieta stae brave a rimettere in piedi una stagione che, da campionesse, rischiava di diventare anonima.
«Siamo partite male, è vero. Qualche infortunio e alcuni sbagli nostri ci hanno condizionato. Poi siamo state brave a riprenderci e a chiudere rivincendo la Coppa Italia e tornare in Europa».
Avete cambiato tanto, sensazioni sul gruppo?
«Beh, diciamo che l’ossatura base è rimasta, poi sono arrivate tante giocatrici molto forti e che soprattutto si sono integrate bene a livello di gioco e caratteriale. Non un aspetto da poco».
Chi l’ha sorpresa di più?
«Sono tutte forti, ma Clelland mi ha davvero colpito. Abbiamo fatto un salto di qualità con lei, ma anche con le altre».
Lo dica senza timore. La Fiorentina è una squadra forte.
«Non ho paura a dirlo. Siamo un ottimo gruppo. Il nostro obiettivo è fare bene perché la squadra ce lo permette».
Fare bene che tradotto significa lottare per lo scudetto?
«Sì, lotteremo per lo scudetto, ma non sarà certo facile, perché ci sono tante squadre, ma a Firenze abbiamo fatto un passo in avanti anche sotto il profilo dell’organizzazione e della nostra convinzione».
Il livello del calcio femminile si è alzato ulteriormente.
«La Juventus è sempre la squadra da battere, ma l’arrivo del Milan, della Roma ha significato l’arrivo di club di serie A che vogliono ben figurare, prendendo giocatrici di esperienza. Senza sottovalutare le altre».
Già, la Juve...
«Anche le nuove sanno che quella è la partita della stagione. A Firenze appena dici Juve sai che la rivalità è alta, anche se si dovesse giocare a scacchi».
Quest’anno poi c’è anche il deby con la Florentia.
«Fa piacere. Vuol dire che a Firenze lo sport rosa è ad alto livello. Penso anche alla pallavolo dove ci sono due squadre femminili in serie A».
Questo sarà un anno importante anche per lei. Lotta scudetto, Champions, Mondiali.
«Si, è vero. la possibilità di togliermi soddisfazioni ci sono tutte».