Firenze, 21 aprile 2023 - "Nel corso del 2022 abbiamo registrato oltre 110 casi di accesso in ospedale di minori per coma etilico, è un dato preoccupante rispetto agli anni precedenti perché in crescita. Un esercente di un locale può chiedere un documento a un cliente se ha dubbi sulla sua età e se il cliente non esibisce il documento è tenuto a non dare la prestazione" sottolinea il questore di Firenze Maurizio Auriemma che è intervenuto nel corso della prima tappa di “Bevi Responsabilmente", il tour della campagna di Fipe-Confcommercio, in collaborazione con l'Anm, l'Associazione Nazionale Magistrati, che ha l'obiettivo di promuovere la buona movida anche tra le nuove generazioni. L’abuso di alcol tra i minorenni sta crescendo in maniera drammatica anche a Firenze. E con l’abuso di alcol crescono i fenomeni legati alla microcriminalità e alla cosiddetta “malamovida”, che stravolge centri storici e periferie di molte città italiane.
Per questo motivo, Fipe-Confcommercio – l’associazione di categoria dei pubblici esercizi - e l’Associazione nazionale magistrati hanno deciso di portare a Firenze il road show di presentazione del progetto “Bevi responsabilmente” che si è svolto alla presenza dell'assessore al commercio Giovanni Bettarini, del questore di Firenze Maurizio Auriemma e della dottoressa Silvia Isidori, giudice presso il Tribunale di Firenze dell’Associazione nazionale Magistrati. “La collaborazione tra forze dell’ordine e pubblici esercizi è importante: chi esercita un’attività al pubblico per noi è la prima sentinella per cogliere segnali che altrimenti non riusciremmo ad intercettare o che difficilmente qualcuno ci racconterebbe”, sottolinea Auriemma.
Insieme hanno presentato il protocollo siglato a livello nazionale per diffondere legalità e consapevolezza sui rischi per chi beve irresponsabilmente e per chi somministra alcol fuori dalle regole, per esempio ai minorenni. Rischi di natura penale, amministrativa e sanitaria, che corrono da un lato i consumatori, anche minorenni, troppo spesso protagonisti di notti alcoliche sregolate che mettono a repentaglio la loro stessa salute, dall’altro i gestori dei locali, non sempre consci delle conseguenze legali di alcune loro scelte. “Mi preme ricordare le limitazioni alla vendita di alcol nel centro storico contenute nel nuovo regolamento Unesco adesso in fase di approvazione con sanzioni più severe per le attività che sgarrano, e l’impegno dell’amministrazione sul fronte della promozione della cultura della legalità” aggiunge Bettarini. Per il presidente Confcommercio Aldo Cursano “sarà importante ottenere regolamentazioni ad hoc per contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, il dilagare del degrado urbano” anche perché ribadisce il presidente Silb Confcommercio Riccardo Tarantoli “il nostro impegno non basta perché tanti eccessi sono alimentati quotidianamente da chi vende e somministra alcol a basso costo abusivamente o infrangendo leggi e regole”. “Il ruolo dei pubblici esercizi è fondamentale nella prevenzione e lotta dell’abuso di alcol e nella diffusione di una cultura sana del divertimento – conclude il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – per questo Confcommercio e Fipe sono impegnate in una costante attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori”.