
Una vignetta di Cavezzali
Firenze, 11 maggio 2023 – E’ uno dei più brillanti e innovativi autori umoristici italiani: con Massimo Cavezzali, morto all’età di 73 anni, se ne va un grande protagonista del fumetto italiano.
Nato a Ravenna l'11 febbraio 1950, Massimo Cavezzali (in arte “Cavez”) si trasferisce a Firenze fin da giovanissimo e nella seconda metà e nella seconda metà degli anni gli anni '70 inizia a pubblicare vignette su riviste specializzate a fumetti come Il Mago (indimenticabile Ivan Timbrovic, nasuto agente segreto russo, parodia del mondo delle spie), il Grifo, Comix e Lupo Alberto. Il suo umorismo, surreale, trasgressivo e capace di arrivare dritto al cuore (e alla mente) del lettore, talvolta spiazzandolo, conquista il pubblico e così le collaborazioni si allargano a quotidiani, altre riviste specializzate, periodici, inserti letterari.
Ha realizzato anche divertenti biografie a fumetti di musicisti, a partire da quella di Vasco Rossi
"Aveva un segno distintivo, inconfondibile – spiega Alberto Becattini, storico del fumetto – un vignettista dalla linea chiara capace di interpretare, ironizzando, i mutamenti della società e della politica. Il tutto, però con grazia e leggerezza”. Appassionato di musica e grande collezionista di fumetti e di oggetti vari, ha creato personaggi come Kika (la ragazza dei gatti) e Ava, una papera dotata di sex appeal, nata per uno scherzoso omaggio a Carl Barks, il creatore di Paperon de’ Paperoni e tanti altri personaggi di Paperopoli. Altre sue strisce famose erano quelle dedicate a Dio e all'omino con il nasone, senza fronte e gli occhi spalancati.
E’ stato uno degli autori italiani più geniali – dice Dino Aloi, grande esperto di umorismo grafico e autore a sua volta - capace di applicare il suo umorismo a filosofia e psicologia”