Firenze, 24 novembre 2023 - In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, tutta la città si mobilità. Anche lo Storico Mercato Centrale di San Lorenzo aderisce a "Un minuto di rumore", l'iniziativa lanciata dal QN X le Donne del gruppo editoriale Monrif (Il Giorno, Il Resto del Carlino, Quotidiano Nazionale e Luce) e accolta dal Comune di Firenze, in programma sabato 25 novembre 2023, alle ore 12.30, in piazza della Signoria nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Lo Storico Mercato Centrale ha risposto presente e, in contemporanea al momento organizzato in piazza della Signoria, farà sentire tutta la propria indignazione con fischietti, pentole e tutto quello che di più rumoroso può esserci. "Crediamo che diffondere la cultura della non violenza sia molto importante – spiega Massimo Manetti, presidente del Consorzio dello Storico Mercato Centrale -. Per questo abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa e contribuire a diffondere e promuovere la cultura del rispetto”.
Il Museo Casa di Dante di Firenze aderisce con una visita guidata in costume dedicata a Francesca da Rimini. Francesca, celebre protagonista del V canto dell’Inferno dantesco, accompagnerà i visitatori attraverso le sale del museo raccontando la propria storia e gli eventi che portarono alla sua morte. Appuntamento per sabato 25 novembre, ore 17, al Museo Casa di Dante (via Santa Margherita 1). La partecipazione è gratuita fino a esaurimento posti; obbligatoria la prenotazione scrivendo a [email protected]
Sabato 25 novembre, dalle 8:30 alle 14, presso l'auditorium CTO di Careggi, "Barbablu non è donna". Si tratta di una giornata di incontri formativi per discutere sul tema della violenza sulle donne. Iscrizioni al convegno con registrazione al link: https://tom.aou-careggi.toscana.it
Si svolgerà sempre sabato 25 novembre la camminata per sensibilizzare sul tema della violenza di genere organizzata da Korian, network della salute dalla prevenzione alla cura, con il patrocinio del Comune di Firenze, il Quartiere 4 Isolotto-Legnaia e il centro antiviolenza Artemisia. L'iniziativa, promossa dall’azienda nell’ambito del proprio impegno come Società Benefit, ha come obiettivo quello di sensibilizzare cittadini e pazienti sul delicato tema della violenza contro le donne Sabato 25 novembre le auto bianche Taxi Move viaggeranno con un fiocco rosso per dire no agli episodi di violenza di genere. L’iniziativa parte dal consorzio Taxi Move, l'applicazione dei tassisti italiani pensata per il cliente, in continua evoluzione e che a breve annuncerà importanti novità. L'iniziativa coinvolge tutte le città coperte dal servizio Taxi Move: Firenze, con il 4390, Siena, Livorno, Pisa, Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia e Trapani.
“Abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa – spiega Claudio Giudici, presidente 4390 e del consorzio Taxi Move – perché, quotidianamente, portiamo a casa donne sole, che vedono in noi e nel nostro servizio una garanzia di sicurezza. Soprattutto nelle ore notturne, siamo un presidio per il territorio. Lo testimoniano i frequenti 'salvataggi' che proprio i tassisti fanno, sventando rapine e violenze a danni del genere femminile, ma non solo". Il fiocco rosso, che sventolerà sui taxi, da un lato vuole essere un simbolo per esprimere la vicinanza a tutte le donne vittime di violenza e ai familiari, dall'altro vuole sensibilizzare mariti, padri, fratelli, amici e tutti gli uomini in generale.
“La violenza sulle donne non è un problema delle donne”. Questo è il testo riportato in un lungo striscione con il quale la sede fiorentina di Confcommercio sostituisce il motto “Salute e lavoro possono convivere”, nato in tempo di Covid ed esposto fino ad oggi sulla facciata del palazzo in piazza Annigoni. “Non ne facciamo una battagli dei sessi, tutt’altro, anche perché la violenza sulle donne nasce a volte da un atteggiamento culturale che le donne stesse si trovano, volenti o nolenti, a perpetuare in famiglia e sul lavoro - dice la presidente interprovinciale di Terziario Donna Confcommercio Sonia Dalla Ragione – vogliamo però richiamare l’attenzione al fatto che non ci potrà essere vera democrazia fino a che le donne saranno svalutate, anche con comportamenti che paiono innocui come una battuta sessista o un commento inopportuno, più oneri e meno onori, un piccolo privilegio in meno rispetto ai colleghi maschi".