MAURIZIO COSTANZO
Firenze

E’ la giornata dei dadi. I primi erano in una tomba di 5mila anni fa

Oggetti considerati "magici" che nascondono un mistero: come hanno fatto secoli fa a diffondersi nell’antica Roma come in Egitto, tra i Maya come in Polinesia e persino tra gli eschimesi?

Dadi (foto da web)

Firenze, 4 dicembre 2023 – Anche i dadi hanno la loro giornata celebrativa, che è appunto oggi, 4 dicembre. La giornata mondiale dei dadi serve a conoscerli meglio, scoprendo ad esempio che hanno un’origine davvero antichissima.

I primi esemplari furono ritrovati per caso, circa mezzo secolo fa, all’interno di una tomba. Prima di essere usati nei giochi, si riteneva fossero oggetti quasi magici, con delle capacità di divinazione del futuro. La loro scoperta da parte degli archeologi nella "Città Bruciata" risale al 1972, mentre la tomba in questione, nel sito archeologico Shahr-e Sukhte, in Iran, risalirebbe addirittura al quinto millennio. Ebbene sì, i dadi hanno 5mila anni. Anzi, forse anche di più.

La loro origine risalirebbe infatti alla notte dei tempi. In realtà quelli ritrovati nella tomba non erano dadi veri e propri, ma piuttosto astragali, ossia piccoli ossi a quattro facce di forma cuboide. Per quanto riguarda i dadi a sei facce sono stati ritrovati in Egitto e risalirebbero al 600 a.C.

Erano praticamente uguali a quelli moderni anche quelli ritrovati in Cina e risalenti al 2000 a.C. In Italia invece quelli più antichi, a sei facce, risalirebbero all'epoca etrusca, erano fatti di avorio ma al posto dei numeri avevano delle lettere.

Nell’antica Roma si usavano per giocare durante i Satumalia. Sempre nell’antica Roma e sempre connessi a Saturno, si era soliti praticare una sorta di gioco-oracolo connesso a una sorta di divinazione del futuro in onore al Dio. La cosa curiosa è che proprio da questo antico gioco risalirebbe la nostra tombola. Altra particolarità: i dadi anticamente erano già usati in tutto il globo, e non si conosce il motivo della loro diffusione millenaria e planetaria. Gli archeologi hanno ritrovato dei dadi tra gli Eschimesi come nelle isole della Polinesia, ne facevano uso le antiche popolazioni dell'Africa come gli Atzechi e i Maya. Nasce oggi Gae Aulenti nata il 4 dicembre del 1927 a Palazzolo Dello Stella. "L’architettura è un mestiere da uomini ma ho sempre fatto finta di nulla", raccontava nella maturità la nota designer e architetta, che nella professione aveva macinato incarichi prestigiosi, premi e fama internazionale. Tanti i progetti affrontati negli ambiti più diversi della professione dall'architetta: dal design di mobili e di oggetti alle case, dai grandi edifici ai musei, le piazze, le stazioni della metro, le scenografie teatrali. Aulenti nella sua vita ha davvero fatto di tutto, sempre rivendicando il diritto a seguire ogni suo interesse. Grande viaggiatrice "non per turismo", come precisava sempre, si era formata negli anni '50 con un'etica del lavoro che si ritrova nel suo sguardo su ogni cosa. L'orrore delle macerie le era rimasto negli occhi dopo un'adolescenza trascorsa sotto la guerra. A questo proposito Gae Ripeteva: "Scegliere l'architettura è anche un modo per fare resistenza, di opporsi a chi distrugge".