
Bambini che giocano (foto Ansa)
Firenze, 28 maggio 2023 – Oggi è la Giornata mondiale del gioco, che in ogni fase dell'infanzia non è solo svago e divertimento, ma un modo di conoscere il mondo attraverso il corpo, i sensi, l'intelletto. Con l'attività ludica il cervello del bambino si evolve e accresce la propria complessità. Per questo è necessario proporre il gioco giusto all'età giusta. Ogni età richiede il gioco giusto, ecco i consigli dei pediatri. Appena nato, il gioco del bambino passa attraverso il contatto con il corpo dei genitori. Questa forma di relazione favorisce la regolazione delle funzioni vitali, la riduzione dello stress, la comunicazione istintuale con mamma e papà, lo sviluppo cognitivo e le capacità motorie. Arrampicandosi, spingendosi e rotolandosi sul corpo del genitore, il piccolo apprenderà nuove capacità di movimento. Dopo i 4-6 mesi, gli oggetti della vita quotidiana sono i più interessanti. Il bambino tocca, osserva, annusa, ascolta, assaggia. È il periodo giusto per preparare il 'cesto dei tesori': un contenitore di stoffa o vimini da riempire con oggetti della quotidianità domestica, di materiali, forme e colori diversi, che incuriosiranno il bambino e stimoleranno lo sviluppo dei sensi e delle sue capacità motorie. Dai 2 anni di vita il gioco si trasforma e i bambini cominciano a 'fare finta di': il bambino esplora il mondo della fantasia, si confronta con un numero infinito di situazioni, avventure, sfide e, in questo modo, allarga il suo campo di azione. Tra i 12 e i 18 mesi i bambini iniziano ad imitare piccole azioni che vedono intorno a loro (cullare, dare da mangiare, dormire, bere). Dai 2 anni passano al cosiddetto gioco parallelo: spesso in presenza di altri bambini ma senza una reale collaborazione, cominciano a creare piccole storie. Dai 3 anni in poi le trame del gioco diventano sempre più lunghe e complesse. I bambini amano travestirsi e diventare i protagonisti delle loro storie, oppure iniziano ad utilizzare pupazzi o personaggi per metterle in scena. In questo periodo giocano a lungo da soli o con altri bambini, creando delle vere relazioni. La lettura riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei bambini in ogni epoca dell'infanzia. Il neonato è attratto dal ritmo della voce del genitore e la musicalità di una storia letta ad alta voce è capace di incantare anche i più piccoli. Ma come scegliere i giochi? I pediatri del Bambino Gesù spiegano che il gioco deve essere adatto all'età. Il bambino deve sentirsi capace e adeguato, altrimenti si sentirà frustrato: è superfluo ad esempio comprare una costruzione costosa e troppo complessa se il piccolo non ha ancora l'età giusta. È poi consigliabile proporre giochi non necessariamente differenziati in base al sesso (ad esempio soldatini, pistole, supereroi per i maschietti; trucco, gioielli e bambole per le bambine). Questa distinzione infatti oltre a trasmettere un'idea rigida di cosa è adatto a un maschio e cosa a una femmina, può anche condizionare o limitare la naturale inclinazione per un certo tipo di studi o per la futura professione. Per quanto riguarda videogame e dispositivi digitali, alcune ricerche scientifiche evidenziano che l'uso può migliorare le capacità di attenzione ed elaborazione visiva, la memoria di lavoro spaziale e visiva. Contemporaneamente, gli studi confermano che un uso eccessivo di videogiochi o strumenti elettronici può indurre vere forme di dipendenza, con possibili comportamenti da "astinenza" se il bambino ne viene privato. Sebbene tali strumenti non debbano essere demonizzati, è consigliabile proporli con prudenza: non prima dei 6 anni di età, per non più di 30-60 minuti al giorno, e sempre sotto il controllo diretto dei genitori. Nasce oggi Luigi Capuana nato il 28 maggio del 1839 a Mineo. Celebre scrittore e critico letterario, tra i più importanti teorici del Verismo ha scritto: “Il viaggio di nozze è, spesso, la prima e la più irrimediabile delusione della vita matrimoniale”.