Firenze, 25 gennaio 2025 - Quando vedeva arrivare la camionetta dei tedeschi, tornava di corsa verso casa e diceva a tutti di nascondersi nel soppalco. Nara Cambi aveva soltanto 10 anni ma già aveva capito l’orrore della guerra e della deportazione. Sapeva che nella sua casa a Campi Bisenzio i genitori, Luigi e Nella, nascondevano gli ebrei e tutti quelli a rischio deportazione in una stanza semi nascosta dove gli sguardi dei tedeschi sarebbero potuti arrivare più difficilmente.
E quindi, ogni volta che c’era il rischio di rastrellamenti, lei dava una mano. "Si nascondevano le persone in una specie di soffitta a cui si accedeva da una porticina, dentro quella stanza si rifugiavano fino a venti persone, stavano sdraiati sui materassi. Quando arrivavano i tedeschi, dicevo loro di nascondersi, quando i tedeschi erano passati, dicevo loro che potevano uscire”. Forse nessuno meglio di lei, a quel tempo, conosceva le abitudini dei tedeschi, visto che per loro pelava le patate.
Ricordi di Nara Cambi nel Giorno della Memoria
Oggi Nara ha 91 anni e vive nella Rsa La Mimosa, struttura per anziani gestita dal Consorzio Zenit, a Campi Bisenzio, a pochi metri da quella che una volta era la sua abitazione. Lunedì 27 gennaio, alle ore 11, nel Giorno della Memoria, Nara incontrerà un gruppo di studenti della scuola primaria Salviati dell'Istituto Comprensivo Pieraccini di Firenze (via Bolognese 168), che hanno la sua stessa età di quando lei ha vissuto la guerra.
La scuola Salviati: simbolo di memoria e rinascita
Una scuola non casuale, la Salviati: come spiegherà durante l’incontro la maestra Cecilia Pugi, durante la guerra fu una casa del Fascio, sede locale del Partito Nazionale Fascista, per poi riscattarsi nel Dopoguerra diventando una scuola, luogo dove costruire una cultura democratica e insieme il futuro delle nuove generazioni. Insieme a Nara, all’incontro parteciperà anche la signora Piera Borgioli, anziana ospite dell’Rsa San Giuseppe, sempre del Consorzio Zenit, che racconterà i suoi ricordi della guerra e la distruzione del ristorante di famiglia ad opera dei nazifascisti.
I ricordi di Nara, che è cugina del celebre cantante Narciso Parigi, sono ancora vividi: “Ricordo i bombardamenti dagli aerei, ci nascondevamo nelle fosse in mezzo ai campi, ci portavamo le coperte per ripararci dal freddo. Era difficile perfino trovare cibo, ricordo che i miei parenti rubavano il grano per sopravvivere”. E poi quei ricordi in mezzo ai tedeschi: “Mi avevano reclutata per pelare le patate nelle loro cucine, con me non erano cattivi, ricordo che mi regalavano le caramelle”.