Roberto Davide Papini
Firenze

I numeri

Il 16 maggio non porta affatto bene ai viola E’ il giorno del quasi terzo scudetto a Cagliari

"Il 16 maggio? Una data da abolire". E’ la proposta scherzosa (ma fino a un certo punto) di Massimo Cervelli, vicepresidente e responsabile della Commissione storia del Museo Fiorentina. Ed essendo oggi, per l’appunto, il 16 maggio, dopo gli scongiuri del caso vediamo perché si tratta di una data doppiamente infausta, circostanza nota ai tifosi meno giovani. "La memoria corre al 1982 –ricorda Cervelli – a quello che successe a Catanzaro (rigore non concesso per un clamoroso fallo di Brio su Borghi, sullo 0-0) e a Cagliari (gol regolare annullato a Graziani). Era il giorno della verità. Dopo un lungo spalla a spalla Fiorentina e Juventus arrivarono appaiate. A Catanzaro dirige Claudio Pieri di Genova. A Cagliari arbitra Maurizio Mattei di Macerata. L’azione decisiva è chiara: il portiere Corti esce e non prende il pallone, finendo per impattare su Bertoni, spinto da un difensore. Gol regolare, ma non per Mattei che fischia il fallo di Bertoni sul portiere". I viola pareggiano, la Juve vince e lo scudetto va a Torino.

Era il 16 maggio anche quel giorno ad Avellino, quando si giocò al "Partenio" la finale di ritorno della Coppa Uefa del 1990 contro la Juventus. "Il danno –ricorda Cervelli – era già stato fatto due settimane prima, a Torino. L’arbitro spagnolo Soriano Aladrén aveva concesso ai bianconeri libertà di fallo e un gol irregolare (finì 3-1 per la Juventus)". Oltretutto, per squalifica del campo, i viola devono giocare il ritorno (non si va oltre lo 0-0) sul neutro di Avellino e con Baggio che sta per essere ceduto ai rivali di sempre.

Insomma, davvero il 16 maggio va abolito? Scherzi a parte, i due episodi segnalati da Cervelli sono spiacevoli per i viola, ma questa data ha visto anche esiti diversi, ovviamente alterni. Campionato 1970-71, penultima giornata Fiorentina-Inter 2-2 con gol salvezza di Brizi all’ultimo minuto, ma Cervelli ci riporta alla realtà: "Quel gol ci consentì di continuare a lottare per salvarsi, ma se il campionato fosse finito quel giorno, il 16 maggio, la Fiorentina sarebbe retrocessa. La salvezza (per differenza reti) arrivò la domenica successiva col pareggio (1-1) in casa della Juventus e la sconfitta del Foggia a Varese". Insomma, questo 16 maggio non c’è verso di salvarlo.