Firenze, 24 luglio 2023 – Il 24 luglio del 1949 Fausto Coppi entrò nella leggenda. Vinse il Tour De France precedendo in classifica Gino Bartali, ed era il primo ciclista a fare l'accoppiata Giro-Tour nello stesso anno.
Mito intramontabile di un ciclismo d'altri tempi, la morte a soli 40 anni lo ha sottratto all'affetto dei suoi cari e dei tifosi, compresi i tanti che ne hanno ammirato le imprese sportive solo attraverso le immagini in bianco e nero dell'epoca.
L''Airone', come Coppi era stato ribattezzato, perché al posto delle gambe sembrava avesse le ali e, invece di pedalare, volava, quando morì aveva già vinto tutto: cinque Giri d'Italia, due Tour de France, tre Milano-Sanremo, una Parigi Roubaix. E ancora tre Mondiali, due su pista e uno su strada, quattro titoli italiani, cinque Giri di Lombardia. Figlio di contadini nato a Castellania, tra colline e vitigni dell'Alessandrino, aveva preferito chinarsi sul manubrio anziché sulla terra. E da lì, dove tornava sempre, ha conquistato il mondo.
Tra le tante imprese di Fausto Coppi rimaste impresse nel libro d’oro della storia del ciclismo, quella sul Passo dello Stelvio. Era il 1 giugno del 1953 quando il Campionissimo strappò la maglia rosa allo svizzero Hugo Koblet al termine di una tappa leggendaria, la Bolzano-Bormio, che gli permise di vincere il suo quinto Giro d'Italia della carriera. Una salita storica, passata alla storia come il "Duello dei giganti".
Quell’anno fu la prima volta in cui il Passo dello Stelvio divenne protagonista al Giro, ed essendo il punto più alto toccato dalla corsa, in omaggio al campionissimo è diventato per sempre la "Cima Coppi". Coppi era un uomo generoso e disponibile, lo descrivono così tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Un atleta che cercava di fare le cose non solo per se stesso, e che viveva il rapporto con gregari e avversari basandosi sul rispetto reciproco. Ne è un esempio la rivalità con un altro grande delle due ruote come Gino Bartali, e la foto dello scambio della borraccia sul Col du Galibier al Tour del 1952, simbolo di una rivalità sportiva che, raggiunto il traguardo, si trasforma in profonda amicizia. E anche dell'Italia divisa del Dopoguerra che si ritrova unita nell'ammirare le loro imprese. Nasce oggi Jennifer Lopez nata il 24 luglio del 1969 a New York. Ha detto: “Siamo pieni di ideali su ciò che è perfetto, che è bello e che è elegante, ma quello che è più accattivante è che io sono ciò che nessun altro è".
Maurizio Costanzo