ROSSELLA CONTE
Firenze

Inaugurato The Social Hub Belfiore. “No alla speculazione”. “Macché, è rigenerazione”

Il gruppo di attivisti ha simulato una sorta di funerale: "Qui giace Firenze". Ma il Ceo Charlie MacGregor ribatte: “Speculazione? No, questa è una rigenerazione di grande livello”

Firenze, 30 gennaio 2025 – The Social Hub ha inaugurato oggi la sua seconda struttura a Firenze, in viale Belfiore, dopo quella in viale Lavagnini aperta nel 2018. Il gruppo, attivo nell'ospitalità ibrida, ha investito 150 milioni creando una struttura con due edifici: all'interno si trova un giardino pensile di 7mila metri quadrati, che diventerà così (sarà agibile dalla seconda metà dell'anno), è stato spiegato, "la più grande terrazza panoramica con vista sulla città". Tsh ha 550 camere con diverse soluzioni di soggiorno, da una notte a un anno intero, quest'ultima, è stato spiegato, utile ad esempio per gli studenti. Il costo è di 150 euro a notte che scendono a 60 nel caso di soggiorni di almeno due settimane e a 40 euro a notte per gli studenti. L'obiettivo è "diventare un nuovo luogo di innovazione aperto a tutti in città". Tra i servizi la possibilità di sottoscrivere un abbonamento mensile col quale chiunque potrà avere accesso "agli spazi, agli eventi e alle opportunità di formazione offerti dall'hub". Il giardino, che "sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua", sarà aperto alla città e al quartiere.

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La facciata di The Social Hub

Nel giorno del taglio del nastro del nuovo The Social Hub in viale Belfiore non sono mancate le proteste. Il comitato Salviamo Firenze x Viverci, da tempo critico nei confronti dello sviluppo turistico della città, ha inscenato un simbolico funerale per denunciare quella che definiscono “speculazione e overtourism”.

I manifestanti, guidati dal portavoce Massimo Torelli, hanno posizionato una lapide di cartone alla base della scalinata della struttura, con la scritta: “Qui giace Firenze, morta di overtourism e di speculazione per essere stata abbandonata dalla sua amministrazione”. Un chiaro attacco alla giunta comunale, accusata di aver favorito la trasformazione della città in un “Eldorado per gli investitori” a scapito dei residenti.

“Oggi perdiamo un pezzo di Firenze, non solo in termini di metri quadrati, ma per l’intera zona – sottolinea Torelli –. Questa apertura incentiverà ancora di più i fondi speculativi, che dopo Milano stanno puntando su Firenze per i loro affari. Si parla di rigenerazione, ma in realtà è solo speculazione. Quanto di questi investimenti torna alla città?”.

La contestazione è nata dalla convinzione che The Social Hub, il nuovo complesso che offre 550 camere con soluzioni di soggiorno da una notte fino a un anno intero, non sia un’opportunità per Firenze ma piuttosto un’ulteriore spinta verso un mercato immobiliare fuori controllo. “Camere da 16 metri quadri affittate a 1.400 euro al mese, un ulteriore aumento del costo della vita per chi vive e studia qui”, hanno denunciato gli attivisti.

Charlie MacGregor, fondatore e CEO di The Social Hub, ha difeso il progetto dalle critiche: “Speculazione? No, questa è una rigenerazione di grande livello. Qui c’era un enorme buco nella terra, che doveva diventare un hotel di lusso. Nessuno voleva acquistarlo, così lo abbiamo trasformato in uno spazio aperto a studenti, giovani professionisti e alla comunità”.

Sulla stessa linea l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico, Jacopo Vicini, che ha sottolineato come la struttura abbia colmato un vuoto urbano e portato occupazione: “Le contestazioni ci sono, lo sappiamo. Ma la sfida ora è fare in modo che questo spazio sia aperto al dialogo con la città e i fiorentini”.