ROSSELLA CONTE
Firenze

Lutto regionale in Toscana per i femminicidi. Un bilancio drammatico: 132 in sedici anni

Cinque i casi nel 2022. A Firenze negli ultimi 16anni uccise 34 donne

Manifestazione per Giulia a Firenze (foto Marco Mori/New Press Photo)

Manifestazione per Giulia a Firenze (foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 23 novembre 2023 - Nel 2022 in Toscana si sono registrati 5 femminicidi, numero che ha fatto salire il drammatico bilancio degli ultimi 16 anni, dal 2006, a 132. Sempre l'anno scorso si sono superati i 2.138 accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti (erano stati 1.918 ne 2021), e oltre tremila donne si sono rivolte nel corso dell'anno a un centro antiviolenza.

Sono alcune delle cifre più drammatiche che emergono dal quindicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato dall’Osservatorio sociale regionale attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai nodi delle reti territoriali antiviolenza, a partire dai Centri Antiviolenza presenti sul territorio. Il documento è stato presentato nell’ambito de “La Toscana delle donne” alla presenza dell'assessora al sociale Serena Spinelli e dall’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Giornata in cui dichiariamo lo stato di lutto della Regione Toscana. La bandiera a mezz'asta che vedrete sabato negli edifici della Toscana vuole essere un segno”, come ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani. “Il caso di Giulia è stato eclatante ma purtroppo non passa giorno senza che non si verifichi un atto di questo genere - ha aggiunto - Occorre una posizione forte, una sensibilità comune: noi ci rendiamo conto che laddove come in questi giorni vi è una maggiore sensibilità da parte dei media c'è il raddoppio di casi che vengono segnalati o per violenza domestica o per casi che portano la donna a essere toccata da vicende come quelle che purtroppo segnano la loro vita”.

A Firenze, dal 2006 al 2022 sono stati 34, di cui 27 hanno riguardato italiane e 7 straniere. 74 delle 132 totali donne sono state uccise dal partner, 15 da un amico/conoscente, 14 dall'ex partner, 14 dal figlio, 7 dal cliente, 6 da una persona non identificata, 1 dal padre e 1 dal fratello.

In Toscana sono presenti 25 centri antiviolenza, distribuiti su tutto il territorio regionale. Nel corso degli anni si è assistito ad una ramificazione della loro presenza nel territorio, soprattutto grazie all’apertura di sportelli locali, per un totale di 102 punti di accesso. Il percorso di uscita dalla violenza è stato avviato nel 2022 da 3.232 donne, per il 69% italiane, nel 56% dei casi di età compresa fra i 30 e i 49 anni. Il 12,7% dei casi riguardano Firenze dove sono state 412 le donne che hanno chiesto aiuto.

Sul territorio regionale sono presenti 23 case rifugio, di cui 5 a Firenze, e garantiscono ospitalità per un periodo limitato di tempo. Nel corso del 2022 sono state ospitate 109 donne e 92 figli o figlie per la maggior parte provenienti dell’ambito regionale e segnalate dai servizi sociali territoriali. Dei 65 nuovi ingressi in Toscana, 8 riguardano Firenze.

Gli uomini che hanno effettuato l’accesso a uno dei 5 centri sul territorio regionale nel 2022 sono stati 280 (erano stati 172 nel 2021), per il 71,4% di nazionalità italiana e più della metà compresa tra i 30 e i 49 anni.

Nel 2022 nei pronto soccorso della Regione Toscana si sono registrati 2.138 accessi in “Codice Rosa” (erano stati 1.918 l’anno precedente). All’interno del progetto, il Centro di riferimento regionale per la violenza e gli abusi sessuali su adulte e minori (Crrv) presso il Dipartimento assistenziale integrato Materno-Infantile (Daimi) dell’Azienda ospedaliera di Careggi ha registrato nel 2022 60 accessi (erano stati 33 l’anno precedente) con un picco nella fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Le persone assistite dai Consultori nel 2022 per casi di abuso e maltrattamento sono state 810 (741 nel 2021). L’area di di problematicità più ricorrente è quella dei maltrattamenti fisici (43,8% degli accessi).