REDAZIONE FIRENZE

Maltempo in Toscana, danni in Alto Mugello: centinaia di persone isolate. Allerta arancione fino a giovedì

La Protezione civile: “Massima prudenza”. Giani: “Avviata istruttoria per valutare stato di emergenza”, il governatore chiederà a Roma che l’Alto Mugello sia inserito nello stato di calamità nazionale

Firenze, 17 maggio 2023 - Ancora maltempo sulla Toscana, dove l’allarme per pioggia e vento resta alto. Il vortice di bassa pressione farà sentire i suoi effetti anche nella giornata di oggi mercoledì 17 maggio. Le previsioni meteo non promettono dunque nulla di buono anche nelle prossime ore: "Abbiamo prorogato l'allerta arancione sull'Alto Mugello fino a giovedì alle 13". Ed è esteso, sempre fino alle 13, il codice giallo per rischio idrogeologico sulle zone settentrionali della Toscana. Infine "prosegue allerta gialla per vento sulle zone centrali per la giornata di oggi. Non abbassiamo la guardia". Lo dice il presidente della Regione, Eugenio Giani che domani a Roma chiederà al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che l’Alto Mugello sia inserito nello stato di calamità nazionale.

Stamani, 17 maggio, fiumi sotto osservazione soprattutto in Alto Mugello: il Lamone a Marradi è sopra il primo livello di guardia ed è probabile che arrivi al secondo, anche sul Santerno siamo sugli stessi livelli. Del resto di pioggia ne è caduta davvero tanta: al monte Faggiola 200 millimetri di pioggia nelle ultime 36 ore, 184 a Palazzuolo sul Senio.

Nelle ultime 24 ore la pioggia più intensa è caduta nell’Alto Mugello : Monte Faggiola 165 mm, Palazzuolo 146, Bibbiana (Palazzuolo) 143, Piancaldoli (Firenzuola) 140, Castagneto (San Godenzo) 125, numeri alti anche in Casentino con i 107 millimetri di Camaldoli (Poppi).

MALTEMPO: TRENI RALLENTATI O CANCELLATI FRA TOSCANA E EMILIA-ROMAGNA

La situazione in Alto Mugello: 400 persone isolate, giovedì scuole chiuse

Lavoro intenso per il personale della Protezione civile regionale. Dopo il personale già inviato nella giornata di ieri, altri tecnici e operatori sono partiti oggi verso Faenza, Ravenna e Bologna. E sotto osservazione è anche la situazione, in continua evoluzione, che riguarda l’Alto Mugello dove le criticità maggiori riguardano i comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio con molte decine di persone isolate a causa di interruzioni di strade.

Chiuse anche giovedì (come oggi) le scuole a Marradi e a Palazzuolo sul Senio.

La Sala Operativa della Protezione civile regionale segnala criticità per frane che hanno interrotto strade provinciali e comunali con isolamento parziale o totale di varie frazioni nei comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio. In particolare la SP 610 e la SP 477, cruciali per i collegamenti.

A Firenzuola nella frazione di Coniale ci sono 80 persone isolate completamente per frane importanti, con difficoltà di intervento per materiale in movimento su SP 610 e SP 20. Nella frazione di Piancaldoli circa 120 persone risultano difficilmente raggiungibili per viabilità compromessa e solo con mezzi 4x4. Una persona con problemi cardiorespiratori è stata soccorsa anche grazie al soccorso alpino. Altre 12 persone isolate nella frazione di Bordignano, 6 in quella di Giugnola.

Sempre a causa di strade interrotte, nel comune di Marradi risultano isolate 140 persone a Lutirano, 30 in località Albero e 10 in quella di Abeto.

A Marradi, in frazione Lutirano, viabilità provinciale fortemente compromessa. La SP 29 presenta un tratto lato romagnolo completamente inesistente per frana. Altre frane rendono difficile il collegamento con la frazione di fatto isolata (circa 100 persone). Nella frazione di Gamberaldi, dove ci sono pochissime abitazioni sparse, il comune sta valutando l’evacuazione della popolazionea causa della strada di accesso fortemente compromessa e la viabilità alternativa inesistente.

Infine a Palazzuolo la SP 477 è chiusa.

“Ringraziamo tutti gli operatori e volontari del nostro sistema regionale di protezione civile – hanno detto il presidente Giani e l’assessore Monni - che hanno operato per tutta la notte e stanno continuando anche in queste ore per fornire assistenza alle comunità colpite in Emilia Romagna e anche in Toscana dove le abbondanti piogge stanno causando frane e smottamenti che hanno compromesso la viabilità in alcune frazioni dei Comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzolo sul Senio. Per fortuna, l'Arno e il reticolo non registrano nessuna criticità. Continuiamo a monitorare costantemente la situazione insieme a Protezione civile e amministrazioni locali”.

I trattori degli agricoltori liberano le strade

I trattori degli agricoltori sono impegnati negli interventi per liberare le strade dai detriti delle frane e smottamenti nell’Alto Mugello dove il maltempo sta causando gravi e pesanti disagi alla comunità. A renderlo noto è Coldiretti Toscana che invita le aziende agricole a segnalare agli uffici zona eventuali danni alle coltivazioni, alle strutture agricole e ai mezzi da lavoro.

“Attraverso i nostri uffici zona stiamo effettuando, con non poche difficoltà, un primo monitoraggio tra le imprese agricole colpite dal maltempo a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza. Le aziende che hanno in dotazione i trattori stanno collaborando con i comuni per rendere più veloci le operazioni per riaprire le arterie di collegamento che hanno tagliato fuori abitazioni ed aziende – spiega Roberto Nocentini, presidente Coldiretti Firenze Prato – Sull’Alto Mugello si è abbattuta una bomba d’acqua: in un giorno sono caduti tra i 140 ed i 160 mm di pioggia: una quantità enorme, in poco tempo, che ha reso fragili i terreni. I danni sono ingentissimi e servirà tempo per riparare la viabilità. Siamo di fronte ad una calamità per l’Alto Mugello”.

La prima ricognizione soprattutto nella zona a confine con l’Emilia Romagna, fornisce un quadro complicato con diverse aziende agricole isolate e decine e decine di ettari di terreni coltivati e pascoli interessati da numerosi smottamenti che comprometteranno le operazioni di raccolta e fienagione. In seguito alla formazione di buche e avvallamenti provocati dalla pioggia e al rischio di nuovi movimenti franosi gli allevatori stanno recuperando in queste ore le mucche al pascolo per metterle al sicuro nelle stalle. Ma le frane minacciano anche alberi da frutteti e vigneti e la prossima stagione turistica.

Protezione civile: “Raccomandiamo massima prudenza”

"Le piogge diffuse sul territorio hanno portato ad un aumento della franosità su tutto l'Alto Mugello. Questo tipo di fenomeni saranno ancora possibili pertanto si consiglia di non mettersi in viaggio se non strettamente necessario. Raccomandiamo massima prudenza, in particolare alla guida, per la possibile presenza di alberature, ramaglie, caduta di detriti e allagamenti su strada”. È quanto spiega su Fb la Protezione civile della Metrocittà di Firenze.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha reso noto su Telegram della proroga “dell’allerta gialla anche per temporali forti e rischio idrogeologico. Allerta per vento estesa sulle zone centrali della Toscana. Prestiamo la massima attenzione!". Raccomandata la massima prudenza, in particolare alla guida, per la possibile presenza di alberature, ramaglie e allagamenti su strada. Ecco nel dettaglio cosa ci aspetta.

Giani: “Valutare stato di emergenza”

"Data la situazione di dissesto idrogeologico nella zona dell'Alto Mugello, e più precisamente nei Comuni di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio, causata dalle piogge di ieri e di oggi, ho dato mandato agli uffici di procedere con un'istruttoria per valutare la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza regionale". A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo le abbondanti precipitazioni di queste ultime ore, che aggiunge: "Ad ora, visti i fatti e dopo essermi confrontato con amministratori e cittadini, sono propenso a dichiarare lo stato di emergenza. Attendo i riscontri delle valutazioni tecniche". Tenuto conto che l'evento è ancora in corso, e che nelle prossime ore potrebbero crearsi ulteriori movimenti franosi, è plausibile che il quadro completo delle criticità non possa che essere acquisito prima delle prossime 48 ore.

Toscana, le previsioni meteo del 17 maggio

Sono previste per mercoledì 17 maggio piogge diffuse e locali temporali sui settori appenninici, in particolare su alto Mugello, alta Val Tiberina e alto Casentino, tra le province di Firenze e Arezzo. Sul resto della regione precipitazioni sparse, con possibili rovesci o locali temporali, attesi soprattutto sui settori sud occidentali, con colpi di vento e grandinate occasionali. Raffiche di Tramontana-Grecale molto forti interesseranno il crinale appenninico tosco-emiliano, e saranno forti nelle zone centro settentrionali.

Piogge e temporali, scatta il codice arancione

Il vortice di bassa pressione che ha già portato frequenti precipitazioni e venti settentrionali a tratti forti, non accenna a placarsi. La Sala Operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice arancione per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore per le aree dell’alto Mugello, alta Val Tiberina e alto Casentino, valido dalla sera del 16 maggio, fino al pomeriggio di mercoledì 17 maggio. Sempre per le stesse zone è stato emesso un codice giallo per temporali forti, valido fino alle ore 16 di mercoledì. Esteso anche il codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore, in corso per le aree settentrionali e bacino dell’Arno. Infine, è stato emesso il codice giallo per vento per tutta la giornata di mercoledì, limitatamente alle zone centro settentrionali.

Pistoia e provincia martoriata dal maltempo: 25 richieste di soccorso

Il maltempo ha causato molti danni anche su tutto il territorio di Pistoia e provincia, dove ieri sono state circa 25 le richieste di soccorso ai Vigili del fuoco da parte dei cittadini. Pioggia e vento hanno anche reso pericolante un'effige di un angelo sulla sommità del campanile della chiesa di San Leopoldo. Per scongiurare il rischio caduta, una squadra è intervenuta nel Comune di Abetone Cutigliano portando a termine l’operazione supportati da un’autoscala. È stato mobilitato anche il modulo Operativo di colonna mobile regionale denominato Mocra, impegnato nel contrasto al rischio acquatico. Squadre dei vigili del fuoco sono impegnate nel supporto delle popolazioni del versante adriatico e in particolare a Senigallia.  

Cos’è il ‘ciclone-bomba’ che sta interessando l’Italia

Tutto ha avuto origine da una vasta area di bassa pressione presente sull'Europa, con correnti fredde di origine polare in ingresso sull’Italia che persisteranno per tutta la settimana, originando la cosiddetta ‘ciclogenesi esplosiva’ sul mar Tirreno. Gli effetti, come si è potuto constatare, sono devastanti: oltre a violente raffiche di vento, questo ciclone ha provocato eventi meteo estremi. Non solo nubifragi ma anche ‘alluvioni lampo’, in grado di scaricare al suolo ingenti quantità di pioggia: si parla di oltre 200/300 l/mq di pioggia, l'equivalente di precipitazioni attese in oltre 2 mesi.

Venti da uragano e neve in montagna

I venti burrascosi che soffiano lungo le coste tirreniche possono raggiungere punte di oltre 120 km/h, si parla quindi di un’intensità da uragano. Oltre al rischio mareggiate, soprattutto sui litorali di Lazio, Campania e Calabria, potrebbe tornare a scendere anche la neve sulle Alpi centro orientali, verso i 1400/1500 metri di quota. Evento meteo inusuale per essere a metà maggio, che non si verifica da alcuni anni.

Quanto durerà il maltempo?

“Attualmente – come spiega il sito ilmeteo.it - il vortice si è spostato dal basso Tirreno verso le regioni del Centro e continuerà a dispensare piogge e temporali almeno fino a mercoledì 17 maggio interessando più o meno le medesime regioni. Si mantiene alta l'allerta per alcuni settori del nord ma anche per alcune aree del Centro, specie il comparto adriatico fino al limite del basso Tirreno. Per quanto riguarda una possibile tregua dal maltempo, giovedì 18 e venerdì 19 il vortice ciclonico comincerà a perdere energia in forma evidente”. Tuttavia, precisa il sito, “non ci possiamo aspettare ancora un ritorno totale del bel tempo in quanto non ci sarà ancora una figura di alta pressione in grado di garantire una salda stabilità”.

Bisogna avere dunque ancora un po' di pazienza per veder arrivare le temperature miti della primavera. Per il prossimo weekend a farla da padrona sarà ancora il maltempo, e le temperature saranno di vari gradi al di sotto delle medie a causa della formazione di un nuovo minimo di bassa pressione sull’Italia che porterà a precipitazioni diffuse. L’instabilità insisterà dunque in particolare al centro-nord, ancora per diversi giorni, mentre maggiori spazi asciutti interesseranno il sud della penisola. Maurizio Costanzo e Luca Boldrini