
Marco Burberi
Incisa Valdarno (Firenze), 24 aprile 2016 - "Facile eh, scrivere le canzoni su Firenze, Bologna, Roma, Milano Napoli... Vorrei vedere voi a scriverne una sull'Incisa!". E' il guanto di sfida di Marco Burberi, "fiero di essere incisano" come ripete nel ritornello della sua canzone dedicata a Incisa Valdarno. Un vanto e un lamento al tempo stesso. Burberi la sua patria la esalta e la sbeffeggia nella canzone-creazione divulgata due giorni fa sul canale Youtube e sulla sua pagina Facebook. Scrive, canta, recita, trova ispirazione e compone. Non si sa come andrà a finire ma questo sembra non preoccuparlo, al momento l'obiettivo principale è trovare lavoro. "I 'like' non danno da vivere", dice. Però il trentunenne si butta (e conquista!) nell'infinito mondo del web, e a fargli da paracadute ha la sua ironia, velata di malinconia, l'intelligenza e il tempismo...
A proposito, queste canzoni sulle città...:
"Ecco no, chiariamo subito una cosa: a me venne l'idea quando sentii la canzone di Pieraccioni dedicata a Firenze. Poi siccome sono uno che fa quello che dice, proprio nell'immediato, quindici anni dopo ecco che mi son deciso".
Hai la voce di Nanni Moretti e più di una volta ti hanno paragonato a Massimo Ceccherini. Ma in realtà a chi ti ispiri e cosa vorresti diventare?
"Il mio faro è Francesco Nuti. Io 'Caruso Pascoski di padre polacco' l'ho visto milioni di volte. Me lo regalarono, ero piccolo e lo so a memoria. Poi Woody Allen. Il mito. Io sogno di fare 'Stand-up comedy' ma ancora la mia strada la sto cercando. Voglio essere me stesso, questo è importante".
Hai frequentato la scuola di cinema 'Immagina', poi un passato da cameraman nella televisioni locali ma i primi spettacoli quando sono iniziati?
"I primissimi a 18 anni poi ho fatto un lungo stop fino al 2009. Ho ricominciato a fare qualche sketch ma l'anno da ricordare è il 2013 quando è nato il 'Folletto burbero'".
Migliaia di visualizzazioni su Youtube, che esperimento è?
"Per ora sono 11 episodi, li costruisco quando sono ispirato, non è un appuntamento fisso ma in sostanza si tratta di un personaggio cinico e spietato. Usa un linguaggio forte e si rivolge a quei bambini, ormai grandi, cresciuti guardando l' "Albero azzurro". Li mette in guardia sulle brutture del mondo".
One man show, supportato da molti amici, senza dubbio con ampia condivisione dei fan in Rete. Una cosa bella, che ti dà soddisfazione?
"Le persone che mi seguono e mi riconoscono e che magari per strada mi fermano per dirmi che sono simpatico. I 'like' danno soddisfazione sì ma il vero riconoscimento per me, la vera medaglia, sono i consensi delle persone".
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