MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Wikipedro e il suo esame di maturità: “Ragazzi tranquilli, se ce l’ho fatta io…”

Ecco il ricordo di quel momento: “È stato tra l’imbarazzante e il divertente”

Wikipedro ha fatto il suo "in bocca al lupo" ai maturandi

Wikipedro ha fatto il suo "in bocca al lupo" ai maturandi

Firenze, 20 giugno 2023 - Pietro Resta, in arte Wikipedro, creatore di video divulgativi sull'arte e la storia della Toscana, spopola sui social. È seguitissimo, ha centinaia di migliaia di follower tra Facebook, Instagram e YouTube, e i giovanissimi lo adorano. Chi meglio di lui può parlare ai ragazzi che stanno per affrontare uno dei momenti fondamentali della loro vita? L’esame di maturità segna infatti il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Lo abbiamo contattato e ci siamo fatti raccontare la sua esperienza. Wikipedro, com’è andato il suo esame di maturità? “È stato tra l’imbarazzante e il divertente. Ho frequentato il liceo linguistico, e la maturità a Grosseto. Gli scritti erano andati regolari, l’orale invece fu un disastro…Prima che entrassi io c’era stata una lite tra i professori e uno studente. Io ero fuori dalla porta che da mezz’ora aspettavo di entrare, e sentivo le urla di questi che gridavano. Entrai con una paura incredibile, pensavo che i professori se la potessero prendere con me vista la situazione precedente…”. E se la sono presa con lei? “Niente affatto. Mi mi chiesero tutto quello che avevo sbagliato alla terza prova. Alla fine un professore mi spiegò che lo avevano fatto per aiutarmi. Pensavano che avessi riguardato quello che avevo sbagliato. Ma non è stato un grande aiuto: se quelle cose le avevo sbagliate, era chiaro che non le sapevo…”. Cosa ricorda della sua notte prima degli esami? “È un momento emotivamente molto forte, il più forte, un momento spartiacque: nella vita c’è un prima esame maturità e un dopo. Come se non bastasse, ti condizionano i racconti di chi lo ha fatto prima di te, e la paura aumenta. Ricordo la notte prima dell’orale, ero in camera, fissavo il soffitto. Poi dissi a mia madre: “non ce la faccio…quasi quasi vado il prossimo anno…”. Ma poi ho affrontato le paure di petto e ci sono andato. Mi salvai con la prova di italiano e matematica”. Pensa che nell’epoca dei social questo esame oggia sia cambiato? “Nei giorni precedenti sì, perchè forse i ragazzi si tengono più in contatto attraverso social e chat. Ma poi, al momento dell’esame vero e proprio, i cellulari si lasciano sul tavolo. E allora, come sempre, conta solo quanto si è studiato”. Cosa le è rimasto del suo esame? “È un momento che rimane eccome. Si continua a riviverlo anche in seguito, nei sogni”. Quante volte ha sognato di rifare la maturità? “Due. Per ora…”