GIOVANNI PULERI
Firenze

Sarri: «Antella, bentornata Eccellenza»

L’allenatore del Napoli 20 anni fa fu protagonista della vittoria in Promozione: «Un grande ricordo»

La festa dell'Antella dopo la promozione in Eccellenza

Firenze, 9 maggio 2017 - Il sogno Eccellenza per l’Antella è finalmente diventato realtà. Venti anni dopo ci hanno pensato Rontini, Castiglione e due perle di Tacconi a rendere indimenticabile il 7 maggio 2017. Badesse al tappeto, per l’Antella il campo di Chiusi è così diventato il teatro di una festa meravigliosa. Gioia incontenibile per tutti, dalla tante gente accorsain terra senese per l’ultima cavalcata, alla squadra, fino al presidente Leonardo Rossi, sorridente come non mai. L’impresa è memorabile, un traguardo che si ripete a distanza di 20 anni dopo la promozione conquistata nella stagione 1997-98 con alla guida un certo... Maurizio Sarri. Sul campo neutro di Sesto Fiorentino, in quel pomeriggio l’Antella si impose sul Montale.

UN POMERIGGIO ricco di gol e di gioia, come lo stesso Sarri ricorda per celebrare il successo della squadra di Stefano Alari: «Parlare dell’Antella mi fa particolarmente piacere, perché è una società che ricordo con affetto – precisa l’allenatore del Napoli –. Ho allenato l’Antella per due stagioni e sono rimasto molto legato a persone che mi hanno dato una grossa mano come il presidente Dani, il direttore sportivo Baccani e l’amico Andrea Sartini, con cui avevo giocato da ragazzo. Un affetto ricambiato anche nell’occasione della mia vittoria del campionato di Serie B con l’Empoli, con una targa che non ho potuto ritirare per impegni di lavoro: li invitai però a fare un’amichevole a Empoli. Il loro successo mi riempie di gioia. Una grande impresa, come quella che facemmo ai miei tempi».

DI QUEL GRUPPO di giocatori che conquistarono l’Eccellenza cosa ricorda Sarri? Tutto o quasi... «Tanti bravi ragazzi, un bel gruppo: Barchielli, Cammilli, Sona, Pini, Ceccherini, il portiere Bucci, Poggesi, Vezzosi, Capoduri, Gelli, Cigolini. Dopo aver concluso a pari merito e con gli stessi gol del Montale, facemmo lo spareggio sul neutro di Sesto. Ricordo un pomeriggio sotto un diluvio universale: vincemmo 5-1, grazie a Margheri, Tempestini di testa, Gelli, Vespignani e Cammilli. E’ stata una bella parentesi della mia carriera che ricordo con tanto affetto. Spero un giorno di congratularmi di persona con i dirigenti dell’Antella». RICORDI del mondo dilettantistico toscano, a cui Sarri rimane legatissimo: «Anche se alleno il Napoli seguo sempre i dilettanti, in particolare quelli della zona di Firenze. Come tengo d’occhio l’Antella, sono informato sulla Sangiovannese, altra società a cui sono rimasto legato. Il campionato si era messo male, i play out con la Colligiana sono un’opportunità da sfruttare». Sarri, lanciato nel gotha degli allenatori non solo italiani, ma europei, è partito dall’Antella per arrivare al Santiago Bernabeu a sfidare il Real Madrid. Una storia bellissima. Come il ritorno del derby. Sì, perché in Eccellenza sarà di nuovo Antella contro Grassina. Derby vero, il più bello di tutti.