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Mondo Convenienza, il sindaco di Campi: "Molto preoccupati, è una guerra tra poveri"

Andrea Tagliaferri ha incontrato una delegazione di lavoratori contrari allo sciopero: "Il comportamento dell’azienda è inqualificabile"

Mondo Convenienza, la protesta in piazza a Campi Bisenzio (Foto Germogli)

Campi Bisenzio, 14 luglio 2023 – Presidio “a oltranza” sotto il Comune di Campi dei lavoratori in appalto di Mondo Convenienza contrari allo sciopero che alcuni colleghi del magazzino di via Gattinella stanno facendo da un mese e mezzo.

Il sindaco Andrea Tagliaferri li ha incontrati e ha incontrato anche un referente della Rl2, l’azienda che ha in appalto il servizio di consegna, montaggio e facchinaggio.“Siamo molto preoccupati di quanto sta accadendo: è una guerra tra poveri” dice Tagliaferri. E spiega: “L’azienda ha comunicato ai lavoratori che se i colleghi non smettono lo sciopero li manda tutti a casa perché non c’è lavoro”.

Per Tagliaferri “se l’azienda vuole risolvere la situazione deve fare un passo in avanti, ovvero installare il marcatempo, richiesta base avanzata anche al tavolo istituzionale della scorsa settimana in Regione. Ma l’azienda ha detto no perché non è obbligatorio per legge”.

Secondo il sindaco “il comportamento dell’azienda è inqualificabile”. La situazione di tensione e agitazione riguarda anche i lavoratori in appalto dei magazzini di Mondo Convenienza a Torino, Bologna e Roma. “Scriverò al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro: serve un’attenzione politica” dice Tagliaferri che sta continuando a lavorare, in questo momento, per riportare la vertenza il prima possibile a un tavolo istituzionale. La posizione dei SiCobas Non esiste nessuna protesta di lavoratori contrari allo sciopero” tuona il sindacato SiCobas in una nota. “A capitanare il gruppo che stamattina è andato sotto il Comune di Campi Bisenzio ci sono capi e caporali delle diverse cooperative che gestiscono gli appalti Mondo Convenienza di Campi, Bologna, Pisa, Torino, Venezia. Tra di loro le stesse facce dei protagonisti dell’aggressione violenta ai lavoratori in sciopero a Bologna dello scorso 20 giugno che costò un braccio fratturato e denti rotti ad alcuni scioperanti” denuncia il sindacato sottolineando che “sono proprio questi soggetti che fanno parte della 'delegazione' che ha chiesto di essere ricevuta dalla giunta comunale fingendosi lavoratori”.

I SiCobas ricordano, poi, che “lo sciopero sta crescendo in adesioni a Campi ed in tutta Italia (più di cento i lavoratori al terzo giorno di sciopero a Torino) perché non esistono lavoratori contenti di lavorare 12 o 14 ore al giorno dal lunedì al sabato per salari da fame. E’ un sistema che si fonda ovunque sulla paura e sul ricatto, e non certo sul consenso. I lavoratori si dividono tra chi sciopera e chi è ancora sotto il ricatto dei caporali”.

Il sindacato ribadisce anche che “lo stesso ricatto che quotidianamente è esercitato sui lavoratori oggi Mondo Convenienza prova ad esercitarlo sulle istituzioni, arrivando a minacciare la chiusura dell’appalto e licenziamenti di massa. Per cosa? All’azienda non si sta chiedendo la luna”.

I SiCobas, quindi, ricapitolano le richieste: “Si sta chiedendo di inserire un marcatempo per conteggiare e retribuire gli straordinari, per farla finita con i turni di 14 ore e gli straordinari non pagati. Si sta chiedendo di applicare il contratto collettivo nazionale invece che questo ‘regolamento aziendale’ con cui l’azienda si è scritta da sola le regole del gioco”.

E, ancora: “Si sta chiedendo di rispettare le leggi sul trattamento di trasferta, ed eliminare un sistema che unisce la spudorata evasione dei contributi Inps a un cappio stretto al collo dei lavoratori: chi va in malattia anche per pochi giorni, oggi, rischia una perdita fino al 40% del proprio stipendio”.