ROSSELLA CONTE
Firenze

Sicurezza, “5mila euro per i commercianti che vogliono installare sistemi anti intrusione”

Con Negozi Sicuri i titolari di attività possono accedere al bando e chiedere un contributo per il danno subito o per rafforzare le misure per prevenirli

Andrea Giorgio, Massimo Manetti e Jacopo Vicini (New Press Photo)

Firenze, 17 ottobre 2024 - Comune e Camera di commercio di Firenze rinnovano anche al 2025 i termini per richiedere i contributi del progetto “Negozi sicuri”, ovvero il 50% delle spese ammissibili fino a 5mila euro a fondo perduto (salvo esaurimento fondi) a favore dei commercianti e delle imprese di Firenze e della Città Metropolitana che abbiano subito danni da furto o atti vandalici (le cosiddette “spaccate”), o che intendano prevenirli. I termini del rinnovo dell’iniziativa “Negozi sicuri” sono stati presentati dagli assessori allo Sviluppo economico e alla Sicurezza urbana del Comune di Firenze Jacopo Vicini e Andrea Giorgio, assieme al presidente della Camera di commercio di Firenze, Massimo Manetti. La misura è offerta alle micro, piccole e medie imprese di tutta l’area metropolitana fiorentina, come ristoro per i danni subiti a vetrine, bandoni e porte di accesso dei locali aziendali, oppure, a titolo di esempio, per l’installazione e l’adeguamento di vetrine, bandoni, sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Lo stanziamento di Palazzo Vecchio è destinato, in via prioritaria, alle imprese del comune di Firenze, mentre l’impegno della Camera di commercio riguarda tutta l’area metropolitana. In base alla stima dell’ufficio studi e statistica della Camera, i negozi dotati di vetrina nella metrocittà sono oltre 70mila. I contributi saranno erogati anche nel 2025, salvo esaurimento fondi, alle imprese che presenteranno domanda accedendo al bando e alla relativa modulistica pubblicati sul sito web della Camera di commercio di Firenze. L’istruttoria verrà curata dalla Camera di commercio. Dall’apertura dei termini per presentare domanda, lo scorso febbraio, sono state ammesse 136 richieste (74 quelle relative al comune di Firenze), e sono stati erogati contributi per 383.050 euro complessivi; dei fondi erogati, 367.560 euro sono andati per interventi di prevenzione e 15.489 euro per lavori di ripristino a seguito di danni. Dello stanziamento originario di 800 mila euro, sono al momento disponibili 416.949 euro.

Andrea Giorgio, Massimo Manetti e Jacopo Vicini
Andrea Giorgio, Massimo Manetti e Jacopo Vicini

“Sempre dalla parte di chi lavora, crea lavoro e offre servizi fondamentali per la vita dei cittadini in tutti i nostri quartieri – dice l’assessore allo Sviluppo economico Jacopo Vicini – i negozi e le attività imprenditoriali hanno un valore sociale, ancora prima che economico, e per questo devono essere tutelati in ogni modo. Ringraziamo la Camera di commercio con cui abbiamo deciso di rinnovare e rilanciare questo progetto già di successo, che sarà comunicato ulteriormente affinché tutti gli imprenditori interessati possano beneficiarne. ‘Negozi sicuri’ è un progetto che si integra in un impegno quotidiano del Comune e di tutti gli operatori che con noi fanno squadra, per la vivibilità e la sicurezza delle nostre strade e dei nostri spazi cittadini”. "La sicurezza è una delle condizioni indispensabili per poter esercitare un'attività economica - aggiunge Massimo Manetti, presidente della Camera di commercio di Firenze - Per questo abbiamo deciso di prorogare fino al 2025 il bando Sicurezza, che riguarda non solo i danni provocati dai tentativi di furto, ma anche gli investimenti per migliorare la sicurezza delle imprese, fino a esaurimento del plafond che abbiamo messo a disposizione insieme al Comune, che ancora ammonta a quasi 417mila euro". “Questa iniziativa dimostra che l’alleanza per la sicurezza sul territorio è fondamentale – le parole dell’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio – È un passo importante perché rientra nell’impegno che stiamo portando avanti di rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni per una sicurezza sempre più partecipata, in questo caso con la Camera di Commercio, ma penso anche alla Prefettura, alla Questura, al Ministero dell’Interno e alle forze dell’ordine. Alle criticità si risponde facendo sistema, mettendo a punto strategie comuni e condivise per dare soluzioni concrete".