Firenze, 1 aprile 2023 - L'origine di fare del primo aprile un giorno dedicato allo scherzo, alla beffa, alla presa in giro di una o più persone, si perde nella notte dei tempi. Sembra però che tutto abbia avuto origine a Firenze, dove sei o sette secoli fa era nata l'usanza beffarda di dare convegno, per l’appunto il primo aprile, ai creduloni della città allettandoli con la speranza di poter acquistare pesce a buon mercato. Accorsero tanti fiorentini desiderosi di risparmiare comprando cibi sani e prelibati, ma al posto del pesce fresco e guizzante trovarono su una bancarella, in bella vista, un solo pesce, di grosse dimensioni, in effigie. Da qui l'usanza del “pesce d’aprile”. Esiste però anche una seconda versione, non si sa se più o meno valida della prima, che risale ad un decreto pontificio che proibiva di mangiare pesce il primo aprile a ricordo del miracolo della spina in Aquileia al tempo del patriarca Bertrando, per cui parlare di pesce quel giorno era un nonsenso, che però veniva presa a pretesto da alcuni per fare delle burle con le quali divertirsi alle spalle dei creduloni. Scherzi ce ne sono state tanti, in tutti i tempi. Tra i più famosi, quello di del regista Orson Welles che realizzò un programma radiofonico con la radiocronaca dello sbarco dei marziani, o quello ideato dalla BBC che spiegava come da alcuni alberi del Canton Ticino nascessero gli spaghetti. C'è chi ricorda a Saluzzo un ''pesce d'aprile'' ispirato a quello di Firenze, da cui la tradizione prese il nome. Anche in questo caso le massaie della città erano state invitate e ingannate, questa volta però con volantini distribuiti ''a tappeto'' ad una manifestazione contro il carovita organizzato dalle “ditte produttrici unite nel cinquantesimo anniversario della scoperta del detersivo biodegradabile” . I manifesti-inviti avevano assicurato una grande distribuzione gratuita di fustini delle migliori marche: ma era una burla e rimasero tutte a bocca asciutta. Nasce oggi Cartesio nato il 31 marzo del 1596 a Descartes. Grande filosofo e matematico francese, iniziatore del razionalismo moderno, fondò un metodo filosofico e scientifico sul modello di quello matematico, con lo stesso rigore formale. Pose come principio supremo del sapere “cogito ergo sum”, cioè la certezza del proprio pensiero e della propria esistenza, e in base a esso riuscì a giustificare l’essere del mondo. Ha scritto: “Chi pensa esiste. Chi non pensa non esiste. Se si pensa di esistere, si esiste perché si pensa.”
FirenzePesce d’Aprile, sapete che l’usanza degli scherzi nacque a Firenze?