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Pitti Uomo 103 (Foto Gianluca Moggi / New Press Photo)
Firenze, 12 gennaio 2023 - “Pitti Uomo 103 sta registrando un risultato straordinario che ha superato ogni aspettativa. Tutti i mercati internazionali sono venuti aumentando, e di molto, le presenze sperate. Firenze e la Fortezza da Basso - spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine - hanno accolto il mondo della moda uomo e dintorni in un’atmosfera positiva, di fiducia e reazione anche creativa al lungo periodo di sofferenza. Grazie a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo grande obiettivo”, conclude Napoleone molto soddisfatto dei numeri registrati dalla manifestazione fiorentina in due giornie mezzo di apertura in Fortezza.
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Perché si è registrata un’energia straordinaria, un’atmosfera di lavoro e di festa (complice anche il tempo) con dei numeri di presenza di cui si era persa memoria nella terribile stagione della pandemia. Il bilancio della fiera è ancora provvisorio perché si chiude domani ma le circa 800 collezioni sono state viste da un numero davvero straordinario di buyer. A oggi alle ore 12 sono entrati per vedere Pitti Uomo 103 12.600 compratori, in rappresentanza di oltre 6mila aziende di vendita e distribuzione (boutique, dettaglio, multimarca, department e specialty stores, catene, piattaforme specializzate di e-commerce), con un aumento del 200% rispetto al gennaio 2022: gli italiani sono 8.400 (+ 175%), gli esteri 4.200 (+250%).
Se trend continua anche domani si pensa che si arrivi a 14.000 presenze. I primi 10 mercati esteri più presenti a questa edizione sono: Germania (siamo già a oltre 500 compratori tedeschi), Olanda, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Spagna, Turchia, Svizzera, Giappone e Belgio.
Sono ritornati i migliori compratori asiatici. Dal Giappone sono arrivati oltre 180 buyer (erano stati 6 nel gennaio 2022), dalla Corea del Sud sono stati più di 130 (rispetto ai 5 del gennaio 2022), così come sono tornati i buyer dalla Cina continentale, Cina-Hong Kong, Taiwan, Singapore e Tailandia, paesi che all’ultima edizione invernale erano stati quasi assenti. Altro dato interessante è il risultato delle presenze dei compratori dai paesi nordici-scandinavi (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia), già a quota 214 a questa edizione – erano stati 60 in totale l’inverno scorso. Da segnalare infine anche gli exploit di Israele, Messico, Canada, Irlanda, i numeri in grande ripresa dai paesi dell’Europa Orientale e dal Medio Oriente, e dal blocco Azerbaijan - Uzbekistan - Kazakistan (erano 4 i compratori di questi paesi l’anno scorso, sono 43 adesso).