ILARIA ULIVELLI
Politica

Pd, fibrillazioni a Firenze. Alta tensione in giunta, poi l’assessora si scusa ma Nardella la congela

Tema dello scontro: il passaggio della tramvia in piazza Duomo Solo rinviata la resa dei conti. E sullo sfondo c’è il voto del prossimo anno

Il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'assessora all'urbanistica Cecilia Del Re

Il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'assessora all'urbanistica Cecilia Del Re

Firenze, 15 marzo 2023 - A Firenze scoppia il caso giunta. L’assessora all’urbanistica di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re scivola su una buccia di banana o fa il passo troppo lungo. Perché da aspirante sindaca, regina di preferenze alle comunali del 2019, ora si ritrova appesa a un filo, sull’orlo del licenziamento. Con un futuro che è un’incognita. Il sindaco Dario Nardella la congela per la relazione che ha accompagnato la presentazione in consiglio comunale del nuovo Piano operativo comunale (il regolamento urbanistico) e piano strutturale. Del Re aveva parlato della necessità che la rete tramviaria arrivasse fino al cuore del centro storico, al Duomo. Un argomento tabù per Firenze, che la linea tramviaria del centro l’aveva stralciata con Matteo Renzi sindaco tre lustri fa, dopo feroci polemiche politiche. Non solo, l’assessora aveva criticato anche la poca democraticità dello Scudo verde, della congestion charge "che non vale per i cittadini di Firenze e applica la tassazione non solo in base al tipo di mezzo inquinante ma anche in base alla residenza del proprietario del veicolo creando una ferita tra Firenze e l’area metropolitana".

Apriti cielo. Nulla di quanto detto, sebbene fosse già andato in radio giorni e settimane prima, era stato condiviso con il sindaco, su tutte le furie. "Dopo il confronto in giunta mi aspettavo dall’assessore Del Re una smentita tempestiva, secca, breve e inequivocabile". Alla fine di una giornata ad alta tensione Nardella mette nel freezer Del Re. E oggi sarà il giorno della resa dei conti. Non bastano le scuse della sua assessora arrivate dopo sette ore dalla giunta dei lunghi coltelli. Una giornata ad altissima tensione. Con due note Nardella invita Del Re a "una secca e inequivocabile smentita di aver sostenuto questa ipotesi, altrimenti viene meno il rapporto di fiducia". Come dire o smentisci o sei fuori. Ma la retromarcia di Del Re lascia il sindaco insoddisfatto. "Su un tema così cruciale come la pedonalizzazione del Duomo e il nuovo assetto delle tramvie su cui abbiamo costruito tutti questi anni di governo con il consenso dei nostri cittadini, dobbiamo essere chiari, sinceri e trasparenti fino in fondo", dice Nardella in risposta al mea culpa dell’assessora all’urbanistica. Forse siamo arrivati al capolinea. Sono volati gli stracci. "Mi spiace e mi scuso con il sindaco, e anche con i giornali, se nelle mie interlocuzioni non sono stata chiara", scrive Del Re. Parole che lasciano Nardella insoddisfatto.

Ma ora cosa succederà? Il sindaco ha preso tempo. Vuole capire se lasciare in giunta Del Re rischi di fargli perdere credibilità. Ma anche un divorzio in questa fase potrebbe avere strascichi divisivi nel gruppo del Pd appena uscito dal congresso che rischiano di minare la tenuta della giunta e del consiglio alla prova di atti fondamentali.