Firenze, 30 maggio 2024 – Un lungo dibattito sui temi più importanti della città, dalla tramvia al caro vita. Questo è accaduto nel confronto tra i candidati a sindaco che si è svolto al PalaCongressi. Un evento organizzato da La Nazione e da Firenze Fiera.
I temi toccati: la sicurezza / Infrastrutture cittadine / Il commercio / La tramvia / L’emergenza casa
A presentare la serata, la direttrice di Qn La Nazione Il Resto del Carlino Il Giorno Agnese Pini con il condirettore Piero Fachin e il vicedirettore de La Nazione Luigi Caroppo. Qui la prima parte del dibattito.
Esauriti gli ultimi appelli al voto si chiude la serata. Oltre mille i lettori de La Nazione e i cittadini che hanno risposto all'appello e che hanno preso posto al PalaCongressi per seguire dal vivo il dibattito.
Funaro: "Ho dedicato la mia vita a questa città. Chiedo ai cittadini di darmi fiducia per essere la prima sindaca donna di questa città". Marrazza: "Vogliamo essere la voce dei cittadini, saremo l'ascolto negato. Siamo quelli piccoli, siamo Davide contro Golia. Firenze ha sempre fatto il tifo per Davide, votate noi altrimenti vi tocca di nuovo Golia". Masi: "Sono un babbo fiorentino e amo la mia città. Da più di 15 anni sono volontario e sono consigliere uscente. Ricordiamoci che il voto è una responsabilità, chi non vota lascia gli altri a decidere. Non dovete farvi influenzare dalla teoria del voto utile".
Zini: "Serve natalità, servono figli, vogliamo risvegliare Firenze che per certi versi è in sofferenza. Serve una Firenze bella e sicura, dove si pensi al futuro e non al passato". Asciuti: "Ho avuto sempre a cuore la sovranità. Serve difendere le aziende italiane e le botteghe di vicinato. Dobbiamo difendere i nostri immobili storici e anche il settore pubblico. E soprattutto difendere i valori non negoziabili e la famiglia". De Giuli: "Pochi giorni fa è morto un politico toscano, Massimiliano Pescini. Aveva un tumore. Era vaccinato. Tutti gli studi seri ci dicono di un eccesso di mortalità tra i vaccinati". Del Re: "Sceglierete il sindaco ma anche il consiglio comunale, che farà scelte importanti. Serve un cambio di rotta, scegliete una Firenze più democratica".
Palagi: "C'è il tema sanità. Poi noi vogliamo mettere al centro le persone. Non siamo ideologici ma abbiamo delle idee chiare". Saccardi: "Il sindaco è la persona che governerà i piccoli e grandi problemi. Al primo turno non si vota né il meno peggio né per paura dell'avversario, si vota chi ritenete più idoneo a risolvere la complessità dei problemi". Schmidt: "Se avete visto quello che ho fatto nella mia vita, su come ho gestito le istituzioni, se siete stanchi delle promesse degli stessi, se siete stanchi di chi finge di consultarvi allora votatemi".
"Chi scegliereste degli altri candidati per andare in vacanza?". Questa l'ultima domanda ai candidati stessi. Masi: "Porterei Stefania Saccardi ma anche Schmidt, ma senza passare da Napoli". Palagi: "Ovunque scelgo chi perde il ballottaggio contro di noi". Saccardi: "Se devo andare all'Oktober Fest vado con Schmidt, in Brasile con Funaro". Schmidt: "Io vado sempre tra mare e montagna. Se andassi in montagna andrei con Stefani Saccardi, se andassi al mare andrei con Marrazza". Zini: "Andrei all'Elba, uno dei più bei mari. Per anzianità andrei con Cecilia Del Re". Asciuti: "Preferirei andare in vacanza da solo, ma sicuramente con una bella donna. Forse andrei con Palagi, per litigare su certi argomenti e trattare su altri". De Giuli: "Andrei in vacanza con il mio amore ma c'è una ragione. Sono un viaggiatore forte e loro non reggerebbero il passo. In una tappa potrei invitarli, se Schmidt porta una birra. Forse la vacanza la farei con Saccardi, molto lontana da me politicamente ma simpatica". Del Re: "Andrei in vacanza con Funaro per ritrovare un rapporto autentico con la natura ma non andrei in vacanza con Masi ma non amo i last minute e mi pare che lui e la sua compagine si organizzino troppo all'ultimo". Funaro: "Io andrei in vacanza con Schmidt, perché quando sarà sindaca mi potrà portare a Capodimonte a visitarla". Marrazza: "Andrei in vacanza con Palagi, ci siamo scoperti innamorati di un cocktail come il Negroni". Leggi l'articolo
Si sta ormai per chiudere il dibattito de La Nazione con i dieci candidati al PalaCongressi. L'ultimo atto sarà un appello al voto dei dieci candidati.
Marrazza: "Risposta complicata. Non dipende tutto dal sindaco che arriverà, decide il Ministero. L'idea piace relativamente poco, Firenze sarà sempre una città per la pace, che però va difesa. Difenderemo sempre i cittadini dall'ingerenza di questa base". Masi: "Siamo contrari al comando Nato ma è un tema nazionale, dovremmo chiederlo al Governo". Palagi: "No al comando Nato, sono luoghi in cui si decidono politiche di morte. La nostra posizione è cauta, esprimiamo solidarietà su chi manifesta contro il massacro in Palestina". Saccardi: "Credo che serva più trasparenza. Piuttosto che la Nato preferire l'esercito europeo". Schmidt: "Mi risulta che la caserma doveva essere costruito uno studentato e sarei a favore di questo e non del comando. Abbiamo bisogno di studentati". Zini: "Vorrei ricordare Orso, ragazzo che ha combattuto per lo stato dei Rojava e spero di intitolare una via a questo ragazzo". Asciuti: "Serve pace e serenità, ecco perché ho una maglietta con Putin e Trump che si stringono la mano". De Giuli: "Ecco perché bisogna opporsi alla Nato. Ci sono ragioni militari ma anche economiche". Del Re: "Il destino della caserma deve passare da un confronto trasparente. Firenze è città di pace e il Comune dovrebbe esporsi contro le stragi in atto". Funaro: "Ricordo che quella è una caserma gestita dal ministero e non dipende dal Comune. Già oggi è in uso militare, mi impegnerò alla massima attenzione e trasparenza".
Al PalaCongressi c'è anche un gruppo dei "No comando Nato", contro l'istituzione di un comando Nato alla caserma Predieri a Rovezzano. "Sarebbe un errore istituirlo. Volevamo sapere dai candidati se in caso di vostra elezione prenderete una posizione. Siete favorevoli o contrari? Convinti che Firenze sia una città di pace e noi siamo d'accordo. Siamo contrari al tema della militarizzazione".
Durante la serata sono intervenuti anche attivisti pro Palestina, che hanno posto l'accento sulla guerra nella Striscia di Gaza. Il gruppo ha esposto bandiere palestinesi.
Si parla del tema tramvia. Sara Funaro: "Non si può continuare a parlare di rivedere progetti, rivedere tragitti perché vuol dire non voler fare le tramvie. Bisogna andare avanti a diritto senza se e senza ma". Marrazza: "Accettare per forza contratti scritti da altri è assurdo, voglio poter decidere come voglio la città, quella vostra fa schifo, proviamo a farla meglio". Masi: "E' in atto una cementificazione sulla tramvia. Quello è costruire? Ricordiamocelo". Palagi: "E' stato distrutto Ataf, le barriere architettoniche pure. Parlare di tramvia senza parlare di mobilità integrata è assurdo". Saccardi: "Ci sono stanziamenti già fatti ed è difficile tornare indietro su questo fronte". Schmidt: "Se si rimane secondo la legge italiana entro il 20% dei costi le varianti sono necessarie. Sono stati distrutti migliaia di alberi. Noi per sopravvivere abbiamo bisogno di alberi". Zini: "Io ero favorevole al micrometro, che avrebbe liberato spazio. Adesso facciamo la tav per fare Roma Milano in due ore e mezzo. Sono queste le contraddizioni di questi anni". Asciuti: "Contrario alla variante San Marco. Avrei preferito una tramvia più vintage. Avrei fatto interrare il pezzo della stazione". De Giuli: "La tramvia è un progetto nato male, divisivo, costosissimo". Cecilia Del Re: "Occorre andare avanti nella realizzazione delle linee di tramvia. La mobilità è un diritto ed è pubblica. Oltre a portare avanti le linee appaltate occorre pensare alle nuove linee di tramvia. Serve una linea circolare che colleghi le linee esistenti per alleggerire il traffico".