
I partecipanti all'incontro (foto Germogli)
Sesto Fiorentino (Firenze), 29 settembre 2021 - E' il cinema Grotta di Sesto Fiorentino a ospitare il dibattito promosso da La Nazione in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre.
Sette i candidati in lizza: Lorenzo Falchi, primo cittadino uscente sostenuto da Sinistra Italiana, Per Sesto, Pd, Volt e Ecolò, Daniele Brunori per il centrodestra unito fra Popolari Toscani per Sesto, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, Giovanni Policastro per il Movimento 5 Stelle, Luca Bandini per 3V, Daniele Lorini per Sesto Popolare, Gabriele Toccafondi per Italia Viva e Girolamo Coffari di Gilferrato per Prima Sesto Italexit con Paragone.
Dei sette candidati a sindaco hanno dato la loro adesione per partecipare sul palco 5 candidati: Daniele Brunori, Lorenzo Falchi, Daniele Lorini, Giovanni Policastro e Gabriele Toccafondi. Assente Coffari di Gilferrato, mentre Bandini è presente in collegamento.
Gli appelli al voto in video:

SINDACO DI SESTO, SETTE CANDIDATI PER UNA POLTRONA: LE INTERVISTE
Ad aprire l'incontro, davanti a una sala piena, è stata la capocronista Cristina Privitera, che ha sottolineato come "il nostro giornale sia partecipe dei momenti clou del nostro territorio".
Il lavoro
La prima domanda riguarda il tema del lavoro: la confinante crisi della Gkn ha aperto uno squarcio drammatico sulla possibile perdita di tanti posti di lavoro ma anche a Sesto ci sono crisi di aziende storiche come il Cartonificio fiorentino che, in qualche modo, rappresentano una istituzione sul territorio. Come pensate di poter intervenire per il lavoro che viene a mancare ma anche per creare occasioni di lavoro legate alle attrattive del territorio?
Dice Bandini: "Il lavoro è centrale nell'azione politica, è un tema che va affrontato a livello nazionale. Per rilanciare il centro città bisognerebbe eliminare le restrizioni legate allo stato d'emergenza per la pandemia, la democrazia adesso è sospesa. Ad esempio, il green pass va eliminato, bisogna favorire il libero movimento. Un'altra proposta è quella di un mercato a a km zero nel centro cittadino".
Risponde poi Lorini: "Il tema del lavoro ci sta a cuore, siamo stati tra i più attivi nella vertenza Gkn e partecipiamo con un gruppo supporto e con la costruzione di eventi di piazza. La nostra proposta prevede un ruolo attivo dell' amministrazione attraverso un osservatorio permanente per il lavoro e la sicurezza sul lavoro".
Il sindaco uscente Falchi: "La difesa del lavoro e il lavoro di qualità sono temi da portare avanti, bisogna sostenere le imprese che portano investimenti e ricadute positive sul territorio. Come? Dando sostegni alle piccole e medie imprese (per esempio abbiamo dato contributo a fondo perduto in questo ultimi anni). Attenzione anche alla sicurezza sul lavoro, insieme alle altre realtà come la Asl dobbiamo chiedere verifiche e controlli".
Per Brunori "il tema è fondamentale. Bisogna dare opportunità agli imprenditori di dare lavoro e oggi a Sesto questo non accade. Un esempio è il Cartonificio Fiorentino: il titolare voleva raddoppiare l'azienda, ma a Sesto per tre volte gli hanno dato il due di picche. Noi per esempio proponiamo l'area della Caserma Donati per allargare il Cartonificio. Non dimentichiamoci che l'85% a Sesto sono piccole e medie imprese".
Dice Policastro: "Il super bonus del 110% è un nostro cavallo di battaglia, ma mi hanno segnalato che alcuni lavori non cominciano per colpa dei ritardi degli uffici comunali e questo non deve più accadere. Il commercio nel centro storico deve essere rilanciato, ci sono spazi (le varie piazze) da rendere vive non solo il sabato. Nel programma proponiamo bandi a fondo perduto per incentivare alcune attività a nascere nel centro".
Infine Toccafondi: "Il Comune deve creare condizioni affinché il lavoro cresca, il lavoro non lo fa il reddito di cittadinanza. Servono tempi veloci per processare le pratiche burocratiche, servono infrastrutture, bisogna creare le opportunità di lavoro. Anche sul turismo è necessario investire sulle tombe etrusche che ci sono. E il museo Ginori va valorizzato: in un anno non è stata nemmeno tagliata l'erba".
Le infrastrutture e i servizi
Infrastrutture e servizi: non solo aeroporto ma anche infrastrutture viarie (vedi Perfetti Ricasoli che non si conclude mai), per la mobilità in ogni aspetto: di quali infrastrutture ha bisogno Sesto e come è possibile coniugarle con l’ambiente?
Risponde per primo Lorini: "Occorre puntare sulla sostenibilità ambientale quando si parla di opere che impattano sul territorio. Siamo contrari all'aeroporto. Riguardo alla mobilità, proponiamo di incentivare il disuso del mezzo privato a favore mezzo pubblico, a partire dai treni".
Parola a Falchi: "Il tema delle infrastrutture per oltre 10 anni è stato 'sequestrato' (nel senso che si è parlato solo di quello) dall'ampliamento di Peretola, noi siamo contrari. Diciamo sì alla tramvia fino al centro con interscambi con le stazioni ferroviarie e sì alla creazione di una linea tranviaria che passi dall'Osmannoro. Occorre poi potenziare il traffico ferroviario, con più corse di treni e stazioni migliori. E infine bisogna far arrivare le piste ciclabili nei quartieri dove non ci sono e collegarle con i comuni limitrofi".
Tocca a Brunori: "Se le infrastrutture sono ferme da dieci anni è colpa del centrosinistra. La Perfetti-Ricasoli è sempre congestionata".
Policastro: "Diciamo no all'aeroporto. Con il nuovo gestore unico dei trasporti in Toscana bisogna intavolare un nuovo confronto sui trasporti, per potenziare mezzi, creare parcheggi scambiatori. Crediamo inoltre che si debba investire nelle colonnine elettriche per i mezzi elettrici dei cittadini".
Toccafondi: Il treno deve diventare una certezza, mentre oggi è una variabile perché non si sa se passa, a quale orario, se c'è posto... Il tram: passa dal Polo o dall'Ipercoop? Qual è il tracciato? Serve un tram che passi dove vanno a lavorare i cittadini. Sì alla nuova pista dell'aeroporto".
Infine Bandini: "Lo spirito deve essere quello di valorizzare quello che c'è già. Sì alla tramvia che arriva a Sesto Fiorentino, no all'ampliamento dell'aeroporto".
I rifiuti
Raccolta e smaltimento rifiuti: a Sesto nel 2016 i rifiuti raccolti in maniera differenziata erano il 60%, ora con il porta a porta (dati fine 2020) si va verso l’85%. Come fare a migliorare ulteriormente questa percentuale?
Comincia a rispondere Falchi: "Il porta a porta resposabilizza i cittadini, ma c'è ancora da fare. L'ecostazione via De Gasperi va potenziata, Puntiamo anche alla raccolta domiciliare di alcuni rifiuti particolari".
Brunori: "Il porta a porta è obsoleto e crea disagi, meglio puntare su cassonetti intelligenti con chiavetta selettiva. Il porta a porta va contro il decoro urbano. All'inceneritore diciamo no perché la Piana è già inquinata. I rifiuti devono diventare una risorsa".
Per Policastro "a Sesto adesso siamo carenti sulla riduzione totale dei rifiuti, qindi bisogna dialogare con la grande distribuzione per eliminare gli imballaggi (che sono il primo problema dei rifiuti). Ok al porta a porta che va però migliorato e incentivato. Serve poi un vero centro del riuso".
Dice Toccafondi: "Se siamo così bravi a riciclare perché non si abbassa la tariffa? Il tema rifiuti va affrontato a livello regionale, oggi tanti rifiuti vanno fuori regione e costano ai toscani, quindi servono impianti, il riuso e il riciclo non bastano. Case Passerini è una discarica e puzza... Il Comune prende risorse per questo da Alia, per il 'per disagio ambientale'".
Bandini: "La società di oggi è improntata al consumismo, bisogna ripensare a questo, non è sostenibile per il pianeta. Con la tecnologia di adesso bisogna creare solo prodotti utilizzabili e smaltibili, bisogna preservare la nostra terra".
Conclude Lorini: "Che gestione dei rifiuti vuole la Toscana? Da sempre siamo favorevoli al porta a porta che favorisce anche la cultura ambientale, ma affidarsi ad Alia sta generando dei problemi gestionali (nel ritiro rifiuti, pochi cassonetti condominiali)".
La politica
L'aeroporto è l'ago della bilancia delle alleanze, come i cittadini vivono questi cambi di coalizioni?
Brunori: "Falchi è stato bravo a vincere 5 anni fa sul tema dell'inceneritore, ora con i voti in calo è andato a chiedere l'appoggio di Giani. Qui l'obiettivo storico è il mantenimento del potere di centrosinistra".
Policastro: "Noi non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno sulle alleanze perché per noi gli interessi cittadini vanno avanti agli interessi di partito. Contatti con la coalizione di Falchi, ma vediamo dopo le elezioni".
Parola a Toccafondi: "L'aeroporto non è il tema centraledi questa campagna, oggi il tema centrale è il lavoro. Noi siamo da soli perché fedeli alla linea riformista. Falchi ha ripreso il programma di 5 anni fa e lo ha aggiornato, il problema è il PD di Sesto (in cinque anni ha cambiato idea su Falchi)".
Bandini: "I partiti che sono liì presenti (Bandini è in collegamento, ndr) non sono degni di parlare di coerenza. Al governo nazionale sono tutti insieme, fanno finta di stare distanti ma poi si dividono la torta".
Lorini: "Noi rappresentiamo una sinistra per la ripresa culturale, democratica, partecipativa. La nostra lista vuole proporsi per rilanciare la sinistra".
Infine Falchi: "La politica è una cosa seria, le alleanze sono necessarie per le sfide del futuro. Il tema è come si costruiscono le alleanze e noi sempre ci siamo confrontati con i cittadini. All'amico Toccafondi dico: dall'epopea di Berlusconi (per 20 anni) si ritrova a raccontare a noi cosa deve essere la sinistra di Sesto?".
L'appello al voto
Policastro: "Vi invitiamo a leggere il nostro programma, a conoscere le iniziative del movimento. Non chiediamo il voto a scatola chiusa. Noi non accettiamo lezioni da chi ha fatto cadere un governo in piena pandemia".
Toccafondi: "Io non prendo lezioni da chi dice che il governo Draghi è il governo delle banche e basta. Ai sestesi del Pd chiedo: ma che ci state a fare nel Pd? Noi continuiamo a essere riformisti, vogliano cambiare Sesto perché non è un'isola felice".
Bandini: "Andiamo a votare un sindaco vero, non un passacarte, uno che si è dimenticato dei valori della sinistra. La prima cosa che farò se sarò sindaco sarà vietare il green pass, in quanto garante della salute psico-fisica dei cittadini".
Lorini: "Sesto è una città che ha risorse incredibili, come Morello, la Piana, il polo scientifico, la vicinanza con Firenze e Prato. Tra le nostre proposte c'è quella di un ecomuseo e di un piano di eventi culturali per rilanciare la città, dal commercio nel centro storico ai quartieri. Sull'area dell'ex caserma Donati: per il quartiere di Quinto serve percorso democratico, la gente deve poter proporre idee per riqualificare senza imposizioni dall'alto".
Falchi: "Il primo appello ai sestesi è: andate a votare, bisogna prendersi a cuore il futuro di Sesto. Poi leggendo il mio programma si capisce che idea di città si vuole, una Sesto più sostenibile, dove il lavoro è centrale, una Sesto che investe in politiche educative, culturali e sportive".
Brunori: "Se dopo 76 anni pensate che le cose vadano allora sapete chi votare, ma se pensate che le cose non vadano bene e volete cambiare allora votate il centrodestra, siamo alternativa credibile all'alleanza Brancaleone. Noi del centrodestra lo facciamo per passione, abbiamo messo in campo 100 proposte per Sesto".
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