REDAZIONE FIRENZE

Sara Funaro è la candidata a sindaco di Firenze del centrosinistra, niente primarie

L’assemblea cittadina del Pd ratifica la conclusione delle consultazioni di queste settimane. Sono 137 voti favorevoli, 24 contrari, 8 astenuti

Firenze, 4 dicembre 2023 – Sara Funaro è la candidata a sindaco del centrosinistra alle elezioni amministrative di Firenze della primavera 2024. Sarà lei che correrà dunque per la poltrona di primo cittadino contro, probabilmente, il candidato sindaco del centrodestra Eike Schmidt, attuale direttore del Museo degli Uffizi che tuttavia ancora non ha sciolto le riserve. Non ci saranno dunque le primarie nel Pd per scegliere il candidato. L’idea è tramontata.

Ed Elly Schlein ha detto sì al nome proposto ma ha storto il naso su Italia Viva anche se le parole del segretario cittadino Andrea Ceccarelli "è la prima formazione con Azione, + Europa, Sinistra Italiana, Verdi, Volt, Partito socialista aperta a nuovi contributi e ingressi" qualche finestrella l'hanno lasciata aperta. Certo, ora bisogna anche fare i conti con Matteo Renzi che aveva detto 'mai con un nardelliano'. L'altro inghippo si chiama Cecilia Del Re che, dal circolone Pd è tornata a parlare di "spaccatura interna al Pd" e sembra non intenzionata a mollare la presa, tanto che qualcuno a lei vicino ipotizza anche un ricorso al Tar contro la violazione dello Statuto dei dem.

Presente all'incoronazione tutto lo stato maggiore: dal segretario regionale, Emiliano Fossi, al governatore Eugenio Giani all'attuale sindaco, Dario Nardella. Funaro, ora assessore al welfare del Comune, è stata scelta dopo un lungo percorso di consultazione del segretario cittadino del Pd Andrea Ceccarelli con i consiglieri comunali e di quartiere e altre formazioni politiche che potrebbero far parte dell’alleanza.

La scelta di Funaro è stata ratificata nella serata di lunedì 4 dicembre al circolo Arci di San Bartolo a Cintoia, dove si è svolta l’assemblea cittadina del Partito Democratico. L’esito della votazione: 137 voti favorevoli, 24 contrari, 8 astenuti.

Durante la serata, c’è stata una relazione del segretario Ceccarelli. Quindi il voto dell’assemblea, che ha ratificato la candidatura. Servivano i tre quinti per far passare la mozione della scelta interna senza il passaggio delle consultazioni.