MANUELA PLASTINA
Politica

Figline e Incisa: Buoncompagni sceglie il non apparentamento

Al ballottaggio il candidato sindaco di due liste civiche con IV sceglie di non allearsi con nessuno dei contendenti. Al primo turno ha ottenuto il15,13%. "La politica torni a essere credibile"

Enrico Buoncompagni

Enrico Buoncompagni

Figline e Incisa Valdarno (Fi), 16 giugno 2024 - “Sento il dovere di comunicare ai nostri elettori di Figline e Incisa che non faremo apparentamenti. Non abbiamo intrapreso questo percorso, come invece altri hanno fatto, per trovare un posto dove accomodarsi. La politica deve tornare ad essere credibile verso gli elettori ed a rispettare ciò che racconta in campagna elettorale: per questo la scelta che oggi sono chiamato a fare è necessariamente nel rispetto di tutti coloro che hanno creduto e continueranno a credere nel nostro progetto".

Enrico Buoncompagni e le sue liste civiche (una sostenuta da Italia Viva) sceglie di non apparentarsi con nessuno in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Non sosterrà nè il candidato del centrosinistra Valerio Pianigiani nè quello del centrodestra Silvio Pittori. Col sul 15,3% di voti al primo turno, un apparentamento avrebbe potuto fare la differenza.  Ma, sottolinea, non vuole soluzioni di comodo.  E ribadisce la sua lontananza dal Pd, quel partito con cui si alleò da civico proprio al ballottaggio di cinque anni fa e che lo ha avuto come vicesindaco fino all'inizio del 2023, per poi allontanarlo accusandolo di scorrettezze che lui ha sempre rimandato al mittente. "La mia valutazione sul PD di Figline e Incisa rimane la stessa - sottolinea Enrico Buoncompagni -. Questo centro sinistra dimostra immobilismo e distacco dai problemi veri dei territori. Il loro obiettivo non è governare, ma soltanto quello di vincere. A tutti i costi". La coalizione di centrosinistra "abbraccia principi ed ideali spesso opposti, ma soprattutto senza presentare un programma ai cittadini. Quindi il punto è che non c'è un'idea per Figline e Incisa, ma solo un tentativo rocambolesco di stare insieme per vincere, a costo di non governare. Ritengo altresì che bollare la destra come neofascista sia solo un modo semplicistico della sinistra per non parlare dei veri temi della città che storicamente il PD ha lasciato irrisolti: infrastrutture e sanità in primo luogo".

Si pensava negli ultimi giorni a un possibile accordo proprio col centrodestra, ma Buoncompagni dice no. "Noi abbiamo sempre guardato al merito delle cose, senza pregiudizi ideologici, considerando solo ciò di cui ha bisogno il nostro territorio. E continueremo a farlo. Il nostro compito adesso sarà quello di portare a chi governerà la nostra città i bisogni e le istanze della comunità. Faremo un’opposizione decisa e ferma sempre con lo scopo di tenere i cittadini al centro dell’azione politica e ci dedicheremo a costruire un grande movimento civico che vuole dare risposte ai cittadini e non trovare nella politica un posto di lavoro".