Polemica Stadio, il Comune risponde a Barone: “Manca di rispetto a Firenze”

La nota dell’amministrazione dopo l’affondo del dg viola: “Perché la collaborazione sia efficace serve rispetto reciproco”

Joe Barone davanti a Palazzo Vecchio (foto New Press Photo)

Joe Barone davanti a Palazzo Vecchio (foto New Press Photo)

Firenze, 30 dicembre 2023 – Dopo l’affondo di venerdì da parte del dg della Fiorentina Joe Barone durante un incontro con un gruppo di tifosi al Viola Park (“Qualcuno vuole costringerci a portare fuori la Fiorentina, è un danno per tutto il movimento viola. So che ci sono le elezioni. Votate, il vostro governatore che ha messo le gabbie. Votate, votate che non cambia nulla. Io sono qui per cambiare”, aveva detto) arriva la replica da parte del Comune. 

"Le parole del dg Barone, come riportate dagli organi di informazione, sono una grave mancanza di rispetto per le istituzioni, per il Comune, la città di Firenze e i fiorentini rappresentati dall’amministrazione comunale, tanto più alla luce degli ottimi rapporti con la proprietà di Acf Fiorentina. Il Comune di Firenze – si legge in una nota dell’amministrazione comunale – non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con Acf Fiorentina, ma perché la collaborazione sia efficace serve rispetto reciproco. Il Comune non decide dove gioca la squadra né tantomeno ha mai fatto il nome di Modena o di Cesena. Il Comune può supportare la squadra nella individuazione della migliore soluzione come ha sempre fatto e come sta continuando a fare. La soluzione ideale su dove giocare durante i lavori si può ancora trovare se c’è la volontà di tutti e, a questo fine, il Comune ha chiesto la collaborazione del governo, della Lega Calcio e della Figc perché il nuovo stadio Franchi è un progetto che interessa non solo la città ma tutto il Paese, visto che Firenze è ufficialmente candidata a ospitare gli Europei 2032. Questo prescinde dal fatto che si debba procedere con gli interventi propedeutici al restyling, per non perdere i 150 milioni di euro per lo stadio Franchi, che non può essere abbandonato e che va restituito alla città e al quartiere più bello e funzionale che mai. Occasione storica per Firenze, per la Fiorentina e per i tifosi, che altre città italiane non hanno”.