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Firenze, Sara Funaro si insedia: “Uno dei momenti più intensi della mia vita”. La commozione di Nardella

Il passaggio di consegne a Palazzo Vecchio. La neo eletta sindaca: “Per governare questa città la prima caratteristica che deve esserci è amarla”

Firenze, 27 giugno 2024 – “Sono talmente ancora emozionata che non mi riesce tirar fuori fino in fondo le emozioni, ma oggi Dario mi sta mettendo a dura prova. Questo è uno dei momenti più emozionanti e intensi che abbia vissuto in tutta la mia vita”. Lo ha detto la sindaca di Firenze Sara Funaro, in occasione del passaggio di consegne con il sindaco uscente Dario Nardella. "Firenze è una città unica - ha aggiunto -. Per governare una città come Firenze la prima caratteristica che deve esserci è amarla. Dario in questi 10 anni lo ha fatto”. 

Nella cerimonia Sara Funaro ha rivelato parte delle emozioni vissute da sindaca di Firenze. "Ero andata a trovare i centenari come avevo promesso, mentre facevo la strada per andare a trovare” uno di loro “c'era un pezzo della città completamente bloccato perché si era allagato un sottopasso - ha raccontato -. In quel momento mi è venuto l'istinto di prendere il telefono per chiamare Nardella. Nel momento in cui stavo alzando il telefono ho detto 'No ora non posso chiamare Dario, ora ci sono io’. Questo è stato il momento in cui ho preso consapevolezza che fare il sindaco di Firenze vuol dire essere responsabile soprattutto di tutte le questioni cittadine”. “Il mio carattere è sempre stato questo - ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva se questi mesi di campagna elettorale l'avessero cambiata -. Quello che ero sette mesi fa, 10 anni fa, è quello che sono ora, sono sempre io. Chiaramente ogni giorno che passa sento sempre di più la responsabilità, la consapevolezza che per governare una città come Firenze la cosa più importante è che bisogna metterci anima, corpo, dedizione, competenza e passione”. “Da oggi inizia una fase nuova, in cui sono responsabile di questa meravigliosa città - ha spiegato Funaro -. Quello che farò sarà dare l'anima e tutta me stessa per Firenze, i fiorentini, le fiorentine, lavorando a quelle che sono le grandi questioni che fanno parte del Dna della città sia sul fronte delle politiche internazionali e i grandi messaggi della pace, sia sui temi quotidiani, dal traffico ai bisogni dei cittadini, le nostre botteghe, la sicurezza. Lo farò con senso di responsabilità, con grande amore, con una squadra della quale sarò responsabile. Si gioisce insieme dei successi, ma le responsabilità sono in capo alla sindaca”. 

Commosso l’ex cittadino Dario Nardella. “Oggi lascio. Lo faccio con la serenità di aver dato tutto me stesso, sia nei successi che nei momenti difficili", dice. Parla di "giorno memorabile per la storia di Firenze". E si dice "profondamente grato e molto emozionato, perché come ho detto alla mia amica e sindaca Sara Funaro, la felicità che ho provato per la sua elezione è stata pari se non superiore a quella vissuta per la mia elezione".

Nardella, prosegue, lascia "con il cuore colpo di gratitudine" per aver guidato "la città sul monte, la seconda Gerusalemme. La capitale mediterranea. Lo faccio portando con me ogni attimo e giorno di questi dieci anni, come un album personale di emozioni, sfide e ricordi vissuti insieme".

Scrive anche un messaggio per Funaro nel libro delle dediche custodito in sala di Clemente VII, ufficio del sindaco a Palazzo Vecchio. "Cara Firenze, città sul Monte, seconda Gerusalemme, culla della civiltà del Mediterraneo, scopro oggi, nel giorno in lascio l'incarico di sindaco, di amarti profondamente, come amo me stesso. Ti lascio, colmo di gioia e gratitudine, nelle mani tenaci e amorevoli della prima donna sindaca della tua storia".