PIETRO MECAROZZI
Politica

Elezioni comunali a Firenze, due nomi nell’elenco degli impresentabili: chi sono

Un imprenditore e sua sorella non sono in regola con il codice di autoregolamentazione delle candidature, il decalogo approvato dalla commissione antimafia per tutte le competizioni elettorali

Una urna elettorale

Una urna elettorale

Firenze, 30 maggio 2024 – Sono due i nomi in lista, per le elezioni comunali di Firenze dell' 8 e 9 giugno, che non sono in regola con il codice di autoregolamentazione delle candidature, il decalogo approvato dalla commissione antimafia per tutte le competizioni elettorali. Gli “impresentabili”, tali per problemi legati a procedimenti giudiziari, sono il noto imprenditore di Prato Giorgio Diddi, e la sorella Cinzia Diddi, stilista, scrittrice e imprenditrice (si legge nella sua bio) anche lei di Prato. Entrambi sono componenti della lista Movimento Centro, che corre a sostegno della candidata del Pd, Sara Funaro. Nei loro confronti non scatta nessuna esclusione dalle liste: il fatto che non siano in linea con le regole del codice, è solo un alert di valenza etica.

Per Giorgio Diddi, comunque, pochi giorni fa l’esclusione è arrivata per scelta propria, dopo che La Nazione aveva chiesto chiarimento in merito a un procedimento penale a suo carico. Nel suo rapporto la commissione, presieduta da Chiara Colosimo, scrive che “nei confronti del predetto candidato, in data 17 marzo 2016 il gup di Prato ha disposto il rinvio a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta, con prossima udienza fissata il 24 giugno 2024”. Inoltre, il primo luglio 2021, sempre il gup di Prato “ha disposto il rinvio a giudizio per il reato di autoriciclaggio con prossima udienza fissata il 5 maggio 2025”. La candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1 del codice di autoregolamentazione.

Storia analoga per Cinzia Diddi, candidata anche lei per la lista Movimento Centro. Nei suoi confronti, in data 17 marzo 2016, "il gup di Prato ha disposto il rinvio a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta, con prossima udienza fissata il 24 giugno 2024”. Inoltre, il primo luglio 2021, “il gup di Prato ha disposto il rinvio a giudizio per il reato di autoriciclaggio, con prossima udienza fissata il 5 maggio 2025”. Anche in questo caso viene contestata la violazione dell’articolo 1 del codice di autoregolamentazione.

Solo qualche settimana fa, sempre dalla ‘problematica’ lista Movimento Centro, era uscito il capolista Andrea Buscemi. In quel caso la richiesta arrivò dalla stessa Funaro. Buscemi fu accusato dalla ex compagna di atti persecutori con una richiesta di risarcimento danni di 930 mila euro. Dal processo per stalking uscì prosciolto, perché i fatti contestati e risalenti a prima del 2009 non erano ancora qualificati come reato dall’ordinamento italiano. Stessa storia per Luciano Casaredi, sempre della lista Movimento Centro, ’accompagnato’ alla porta dopo l’emergere di vecchie faccende giudiziarie.