Claudio Capanni
Politica

Il centrodestra fra quote, case e auto. I partiti sono più ‘poveri’ delle civiche

Dagli investimenti di Schmidt alle proprietà immobiliari degli altri, chi sono i Paperoni dell’opposizione

Palazzo Vecchio, consiglio comunale a Firenze (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Palazzo Vecchio, consiglio comunale a Firenze (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 23 novembre 2024 – Le auto da una parte, le case dall’altra. Il testa a testa ai piani alti della classifica dei redditi del centrodestra è sul patrimonio. Ed è tutta tra il consigliere della civica Eike Schmidt, Paolo Bambagioni (246.755 euro di reddito per il 2022) e il leghista, Guglielmo Mossuto (146.719 euro per il 2023). Il grosso, se non la totalità, dei redditi di entrambi arriva dall’attività professionale e non dalla politica come nel caso del centrosinistra: lo studio Bambagioni Stp di commercialisti e avvocati di cui il primo è amministratore unico. E, per il secondo, lo studio legale specializzato in diritto di famiglia che porta il nome di Mossuto.

Ma tra i due, Bambagioni vince il titolo di proprietario d’oro con un’abitazione sua al 100% e altre tre case in Toscana cointestate al 50%. Mentre è sulle auto che Mossuto mette la freccia e sorpassa: nello stato patrimoniale ne ha indicate tre a sè intestate, però guidate da ciascun familiare. Il terzo posto spetta invece a l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt con un reddito complessivo lordo di circa 145mila euro durante il 2023, provenienti quasi esclusivamente dalla sua attività di direttore della galleria fiorentina. Schmidt, che nel suo patrimonio conta anche un terzo di due proprietà all’estero, invece vince il titolo di investitore oculato con azioni di ben 45 gruppi tra cui, fra gli altri altri, Apple, Microsoft ed Enel.

Il primo fra i partiti di centrodestra (ma quinto nella classifica assoluta) invece è Giovanni Gandolfo di Fratelli d’Italia. Risulta il più ricco del suo gruppo con 114.455 euro per l’anno d’imposta 2022. Il grosso del reddito arriva dalle due società di cui Gandolfo è amministratore unico, legate entrambe all’accoglienza turistica.

Tra i partiti spicca anche la dichiarazione di Alberto Locchi di Forza Italia con un reddito complessivo lordo di 56.965 euro. Poco sotto il consigliere Massimo Sabatini della lista civica Eike Schmidt, con 50.673 euro dichiarati sull’anno di imposta 2022. Proprio lui rende la civica a sostegno di Schmidt la più ricca di tutta la consiliatura per un totale di quasi 500mila euro di imponibile detenuto da lui, Bambagioni e Schmidt. Alle sue spalle c’è Alessandro Draghi con i 47mila euro e rotti dichiarati per l’anno d’imposta 2022. E l’altra metà dell’opposizione come se la cava? Bene, ma non c’è storia rispetto ai colleghi di centrodestra.

Con una eccezione, quella di Cecilia Del Re capogruppo e unico membro di Firenze Democratica con un reddito relativo al 2023 di 85.280 euro e una Lancia Y di proprietà. Del Re si aggiudica anche il titolo di donna più ricca dell’interno consiglio comunale, staccando di misura la seconda quota rosa per reddito, Angela Sirello di Fratelli d’Italia, che invece dichiara 17.683 euro.

Alle spalle di Del Re nella classifica assoluta, c’è invece Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle con un reddito complessivo lordo dichiarato nel 2023 di 60.857 euro, una casa di proprietà, un motorino e il 10% di quote della società Outcage srl. Sul terzo gradino del podio dell’opposizione di centrosinsitra invece siede l’ex sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini con un reddito di 49.101 euro, tutti derivanti dall’incarico di primo cittadino. Una cifra che supera quella del suo compagno di gruppo, Francesco Grazzini che per il 2022 ha dichiarato 36.285 euro.

Mentre si avvicinano più alle cifre del reddito medio dei fiorentini per lo scorso anno, cioè circa 26mila euro e spiccioli, gli altri della minoranza, entrambi sotto i 40 anni: Matteo Chelli di Fratelli d’Italia con 26.819 euro che vince su Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune: ha chiuso il 2023 dichiarando 24.248 euro.