
Chiusura campagna elettorale PD all'Isolotto: Sara Funaro, Elly Schlein, Dario Nardella, Eugenio Gian (Foto Marco Mori /New Press Photo)
Firenze, 12 aprile 2025 – Il presidente della Achille Srl è Stefano Bondi, titolare della celebre trattoria Zazà in piazza del mercato centrale. La sua società ha sostenuto con 3.000 euro la campagna elettorale della sindaca Sara Funaro, durante i mesi precedenti alle amministrative del giugno scorso. “Confermo senza problemi la cifra” dice Bondi. Un unico importo il suo. Perché in qualche caso ’raddoppiano’. La Redi Srl, per dire, ha versato 2.000 euro. Stessa cifra elargita della Ami Srl. Entrambe hanno lo stesso amministratore unico Chbeir Zakhia. “Per me è una grande sindaca perché dà voce a tutti e sa ascoltare – le sue parole – Per questo ho voluto sostenerla durate la campagna elettorale”.
Dalla Domus Rex srl che ha acquisito tempo fa dalla diocesi l’ex convitto trecentesco della Calza – che verrà presto traformato in una Spa con saune e camere – e il cui amministratore unico è Riccardo Acquari, sono arrivati in dote alla causa della candidata dem 4.950 euro. Stesso identico importo di una società con il nome quasi identico, la Casa Rex. Alberto Irace, amministratore delegato di Alia, l’azienda dei rifiuti, ha versato 3.000 euro.
L’impresario Gianluca Picci ha fatto un bonifico a suo nome di 3.500 euro. Picci è anche amministratore unico della Magic train, che gestisce la storica giostra di piazza della Repubblica e il trenino di Natale. Dalla società sono arrivati altri 4.500 euro. E’ lui stesso a confermarlo: “Adesso non ricordo esattamente le cifre ma sì, ho fatto due distinte donazioni”.
Cos’hanno in comune tutte queste cifre? Sono tutti finanziamenti sotto la soglia dei 5.000 euro. I contributi per importi inferiori a questa cifra, come previsto dall’articolo 7 della legge 515, effettuati da persone fisiche possono essere anonime o certificate con l’elenco nominativo dei sottoscrittori (garantendo l’uso riservato dei dati ai soli fini amministrativo-contabili dell’organizzazione).
Tali cifre possono essere inviate anche solo presso il tribunale. Viceversa per tutte le cifre superiori alla soglia dei 5.000 occorre anche una rendicontazione alla segreteria del Comune. Molte sono anche inferiori ai 2.000. Dall’entourage di Sara Funaro fanno sapere che “è tutto trasparente e che le spese e i finanziamenti elettorali sono tutti rendicontati come previsto dalla legge”.
Scorrendo la lista dei nomi dei sostenitori figura anche Claudio Nardecchia, presidente e amministratore delegato della Avr, azienda appaltatrice del servizio Global Service che si occupa della manutenzione delle strade del territorio fiorentino. “Ho versato un contributo di quattromila euro – spiega Nardecchia – un contributo di natura squisitamente personale che, tendo a precisare, nulla ha a che vedere con la mia attività professionale”. “Un gesto – aggiunge – che credo sia stato fatto con la stessa intenzione da tutte le figure che hanno contribuito alla campagna elettorale della sindaca”. I versamenti che arrivano a sfiorare, senza superarla, quota cinquemila euro sono tre.
C’è quello di Daniele Vannini (4.979 euro e 50 centesimi) e altri due, che arrivano da Lorenzo Pinzauti e Franca Bertoli. Marito e moglie (il primo ha contribuito alla causa di Funaro con 4.968 euro e la seconda, la più generosa in assoluto con 4.988 euro e 50 centesimi), sono i fondatori di Leo France, azienda fiorentina leader nella produzione di bijoux e accessori metallici, con un fatturato che nel 2023 è stato di 216 milioni, 45 di utile e più di 300 dipendenti.
I contributi complessivi ricevuti dall’attuale inquilina della Sala di Clemente VII ammontavano, al giugno del 2024, a 250.536 euro. Tra gli altri finanziatori figurano la F&F Srl con 2.500 euro. Stessa cifra della Cesa srl e di Vito Vitarelli. Antonio Valenti Foti ha donato 1.500 euro.
Dopo aver ottenuto circa il 43% dei voti al primi turno elettorale Sara Funaro diventò sindaca di Firenze il 24 giugno del 2024 imponendosi con oltre il 60% dei consensi al ballottaggio sull’ex direttore degli Uffizi, candidato civico ma sostenuto dalla coalizione di centrodestra, Eike Schmidt.