ROSSELLA CONTE
Firenze

Pranzo con alcoltest per ribadire che ‘il vino non fa male’. Firenze, l’iniziativa di Confcommercio

L’idea si chiama “A tavola con buon senso: vino, cultura e sicurezza”. Il governatore Giani, dopo due bicchieri di vino, ha fatto segnare 0,21

Firenze, 21 febbraio 2025 - Un pranzo come tanti, tra un antipasto di mare e un primo piatto fumante, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Ma oggi, nel ristorante 'Vivo' di Firenze, la tavola si è trasformata in un vero e proprio laboratorio sociale, con politici e giornalisti protagonisti di un esperimento che ha messo alla prova la relazione tra il consumo moderato di alcol e la sicurezza alla guida.

Esperimento sociale e consumo di vino

L’iniziativa “A tavola con buon senso: vino, cultura e sicurezza”, organizzata da Confcommercio Toscana e FIPE Confcommercio, ha voluto sfatare falsi miti e riportare equilibrio nella discussione sul consumo di vino nei pasti. A confermare che bere un bicchiere o due di vino a tavola non è contro la legge ci hanno pensato i dati raccolti al termine del pranzo, quando i partecipanti si sono sottoposti volontariamente all’alcol test.

Un momento del pranzo
Un momento del pranzo

A rendere più interessante l’esperimento è stato il confronto tra le quantità di vino bevuto e il tasso alcolemico rilevato. Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha consumato due bicchieri di vino, uno di bollicine e tre d’acqua. Dopo antipasto e primo, il suo alcol test ha segnato 0.21, per poi scendere a 0.18 e, poco dopo, sorprendentemente a 0.09. La vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, con due bicchieri di vino e un menù più sostanzioso (antipasto, primo e frittura), ha registrato 0.14. L’assessore alla cultura Giovanni Bettarini, con un bicchiere di spumante e due di bianco, ha segnato solo 0.09, nonostante i suoi 82 chili di peso. Ancora più evidenti i risultati di Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze, che con due bicchieri e mezzo di vino e dopo dieci minuti dal pasto ha ottenuto un sorprendente 0, esattamente come Riccardo Tarantoli, presidente del Silb Confcommercio Firenze, che aveva bevuto due bicchieri di vino, mezzo di prosecco e un bicchiere d’acqua. Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana, dopo un bicchiere e mezzo ha raggiunto 0.16 mentre Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, con un bicchiere di vino e uno di acqua, si è fermato a 0.1.

Risultati sorprendenti e messaggi di responsabilità

Questi dati hanno dimostrato che bere vino in quantità moderate e accompagnarlo con il cibo permette di non superare i limiti di legge. Tra i 35 partecipanti sottoposti al test, solo uno ha superato il valore massimo consentito, con un 0.64 che, dopo venti minuti, è sceso sotto la soglia di legge.

“La conferma è chiara: un paio di bicchieri di vino al pasto non fanno oltrepassare la soglia prevista dalla legge,” sottolinea Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana – Il problema sta altrove: nei superalcolici consumati in maniera sfrenata, nell'abuso sconsiderato e nel consumo esagerato. A chi si mette alla guida con un tasso di alcol superiore allo 0,50 fanno bene a ritirare la patente.”

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo della ristorazione, tra cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la vicepresidente Stefania Saccardi, l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini, il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini e il presidente dei ristoratori fiorentini Marco Stabile. Ad accoglierli, insieme ai giornalisti, sono stati il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore generale Franco Marinoni, affiancati dall’esperto di enogastronomia Carlo Macchi.

Codice della strada e sensibilizzazione

L’evento è stato pensato anche per rispondere alle preoccupazioni generate dalla recente revisione del Codice della Strada, che ha provocato un drastico calo dei consumi nei locali pubblici, mettendo in difficoltà l’intero settore della ristorazione e della produzione vinicola. “Il nuovo Codice della Strada – spiega Marinoni – non ha introdotto alcun divieto assoluto sul consumo di alcol (ad eccezione che per i neopatentati e gli autisti professionisti), ma ha confermato i limiti già esistenti per chi si mette alla guida, 0,50 grammi di alcol per litro di sangue, esattamente come prima, inasprendo semplicemente le sanzioni e le contravvenzioni.”

Un messaggio chiaro, ribadito anche dal presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano: “Non mettiamo in discussione la necessità di contrastare l'abuso di alcol, ma vogliamo sottolineare che uno o due bicchieri di vino durante un pasto equilibrato non costituiscono un pericolo né tantomeno un reato. Il pranzo è stata un'occasione per sfatare falsi allarmismi e valorizzare uno stile di vita responsabile. Il vino è segno identitario del nostro Paese, non è giusto che finisca nel mirino di una campagna denigratoria che non giova a nessuno. Richiamiamo piuttosto alla responsabilità personale, senza diffondere falsità.”

Prossime iniziative e messaggi di buon senso

L’iniziativa “A tavola con buon senso” sarà replicata in altre città toscane, inserendosi in una più ampia campagna di informazione promossa da FIPE e Confcommercio per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'importanza di una comunicazione chiara ed equilibrata sul tema del consumo di alcol e sicurezza stradale.

“Il messaggio che vogliamo trasmettere è di buon senso: ognuno deve conoscere i propri limiti e comportarsi di conseguenza, senza cedere a un panico ingiustificato che penalizza inutilmente il settore della ristorazione. Il consumo responsabile di vino fa parte della nostra cultura e del nostro stile di vita, basato sulla convivialità e sulla moderazione, e non ha niente a che vedere con i modelli di consumo di altri Paesi, dove l’eccesso è quasi la norma,” concludono Marinoni e Cursano.