MICHELE MANZOTTI
Firenze

Torna sul palco il pittore volante

Luciano Regoli, protagonista del rock italiano anni '70, ha inciso un disco live presentato a Roma

Luciano Regoli al centro con i musicisti al teatro Agorà di Roma (foto Giulia Nuti)

Luciano Regoli al centro con i musicisti al teatro Agorà di Roma (foto Giulia Nuti)

Roma, 18 marzo 2015 - Aveva lasciato la musica  per dedicarsi alla pittura. Poi il richiamo alle esperienze passate è stato più forte.  D’altra parte Luciano Regoli fa parte della storia del rock italiano.  Negli anni ’70 è stato componente di gruppi  quali Il ritratto di Dorian Gray, ma soprattutto della Raccomandata con Ricevuta di Ritorno,  formazione che incise un solo disco diventato oggetto di culto tra gli appassionati. Negli anni successivi Regoli si era trasferito all’Elba dove per la sua attività di pittore a tempo pieno. Il ritorno alla musica è datato 2009 con l’esperienza della Nuova Raccomandata con Ricevuta di Ritorno e l’album Il  Pittore Volante. Un ritorno importante tanto che i brani, insieme ad altri, sono stati eseguiti in concerto a Portoferraio e incisi in un album chiamato Live in Elba.
 
Il  disco (dedicato a un amico scomparso  di Regoli, Tric, fonico della Rrr)  è stato presentato al Teatro Agorà di Roma, con alcuni musicisti amici che hanno dato vita a un set acustico: a partire dal chitarrista Pericle Sponzilli (già nei Fholks e nella Reale Accademia di Musica, altri gruppi romani del rock italiano) , a Franco Terralavoro (flauto e sax), a Maurizio Pariotti alle tastiere fino a Tito Schipa Jr in veste di ospite, voce narrante del diario scritto da Regoli sulla sua esperienza da musicista. Racconti di grande interesse e divertimento che descrivono la vita della Roma inizio anni ’70 con le passioni che si mescolano alla vita di borgata e concerti diventati storici come quello di Jimi Hendrix al Teatro Brancaccio. Ma soprattutto la musica è stata protagonista con alcuni ascolti del disco (tra cui Il Fuoco, brano con la vocalist  Cristina Cioni) e pezzi riproposti in chiave acustica, comprese tracce da Per Un Mondo di Cristallo del 1972. Ciò che colpisce sono ancora le qualità vocali di Regoli.
 
In una situazione come quella attuale dove i veri cantanti sono merce rara, il pittore-musicista sfodera una voce autenticamente rock, melodica nel registro medio e sicura nelle voci alte. Una caratteristica che gli ha permesso anche un fuori repertorio graditissimo, quello dei Led Zeppelin con Baby I’m Gonna Leave You. Fra i brani ricordiamo La spiaggia e Il cambiamento che mostrano un mestiere solidissimo, nato  in anni dove i gruppi spuntavano come funghi e che portava i musicisti a cercare una cosa sola per sfondare. Quella dell’eccellenza, raggiunta da Regoli a pieno titolo.