Eva Desiderio
Firenze

Morto Roberto Cavalli, lo stilista superstar. Ha creato le donne sexy e tigrate

Il “re“ di Firenze, amico dei divi, ha conquistato il mondo tra genio ed eccessi. Amato per le sue stampe animalier e per la raffinatezza dell’utilizzo della pelle

Roberto Cavalli con Sharon Stone (Ansa)

Roberto Cavalli con Sharon Stone (Ansa)

Firenze, 12 aprile 2024 – E’ stato lo stilista delle stampe animalier, di Cindy Crawford sulla Scalinata di Trinità dei Monti vestita come una tigre, di Naomi Campbell a braccetto con lui sul Ponte Vecchio dopo una sfilata memorabile, uomo di cuore e di passioni, innamorato delle donne che ha vestito per tutta la vita in modo sexy e sensuale. Una vita di eccessi nella moda ma legata alle tradizioni della fiorentinità che ha sempre esaltato, dell’essere un italiano al quale i nazisti avevano ucciso il babbo di 33 anni quando lui ne aveva solo tre anni nella rappresaglia di Castelnuovo dei Sabbioni in provincia di Arezzo, del parlare di sé con umiltà perfetta dicendo “io più che uno stilista sono stato sempre uno stampatore”, sottolineando sempre il suo legame profondo con gli operai e le sarte.

Roberto Cavalli nato il 15 novembre del 1940 è morto ieri pomeriggio nella sua villa sulle colline di Firenze, in via Belisario Vinta, in quella magnifica torre medievale luogo di tante feste mondane e memorabili, circondato dai suoi affetti, dai sei figli, Cristiana, Tommaso, Rachele, Daniele, Robin e dal piccolo Giorgio (che Roberto ha voluto si chiamasse come il padre trucidato) di poco più di un anno avuto dalla compagna Sandra Nilsson di 45 anni più giovane.

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Giusto il tempo di veder muovere i primi passi di questo adorato piccolo bimbo e il cuore di Roberto, provato da anni e anni di continui ricoveri, operazioni e di cure, non ha più retto. Ora il mondo del fashion internazionale è in lutto, per il creativo ma soprattutto per l’uomo, orgoglioso di essere il “re” di Firenze, delle sue case piene di opere d’arte dalle Madonne del Trecento senese ai ritratti coi cocci di Jukian Schnabel, delle sue barche su tutte il gommone nero che sembrava quello di Batman dove dormiva da hippy quale era stato da ragazzo.

Un creativo fantastico, entusiasta, alfiere delle bellezza per uomini e donne, amico delle star del cinema e della musica come Sharon Stone o Lenny Kravitz, col sigaro in bocca davanti al quadro di Boldini nel salotto del caminetto, intenerito davanti ai disegni del nonno Giuseppe Rossi, pittore macchiaiolo e delle mamma Marcella Rossi che è stata l’amore grande di tutta la sua vita. Abiti da favola, per un harem di top model in ogni defilé, con palcoscenici infiniti e ricostruiti ad arte, l’amore per la pelle che da giovane lo aveva lanciato nel mondo del fashion, lui gigante di uno stile massimalista che oggi farebbe impallidire le idee di tanti stilisti-star.

Eppure semplice, amico sincero, a piedi per la sua Firenze o in elicottero che pilotava personalmente fino a Parigi, a bordo anche il cane Lupo, amatissimo, come le scimmie, i pappagalli, le iguana e i gatti che hanno popolato le sue case. E poi le donne: la prima fidanzata e poi giovanissima prima moglie Silvana, per lui sempre e solo Silvanina, che gli ha dato Cristiana e Tommaso, poi la passione scoppiata in America al concorso per Miss Universo per Eva Duringer, bellissima come una dea, che lo ha accompagnato per anni nella carriera travolgente e folgorante nella moda come suo braccio destro, e infine da oltre quindici anni il legame fortissimo e pieno di affetto per Sandra Nillson modella svedese che gli ha dedicato giovanezza e ogni ora specie negli ultimi anni quando le malattie lo hanno assalito.

Poi la gioia nel marzo 2023 della nascita di Giorgio, “un amore, un angelo” come dice Cristiana Cavalli la primogenita di Roberto che se lo coccola tutto. “Il babbo ha smesso di soffrire, eravamo tutti lì con lui quando è spirato, anche la zia Lietta (la sorella dello stilista) che gli ha stretto la mano”. I funerali di Roberto Cavalli saranno lunedì mattina a San Miniato al Monte ma da oggi sarà un continuo arrivo di amici nella villa fiorentina.

Con Roberto Cavalli se ne va un pioniere dello stile, un creativo senza paura, un imprenditore che ha ceduto la sua azienda nel 2019 al miliardario di Dubai Hussain Sajwani: forse Roberto aveva intuito che il tempo della “sua” moda era finito non per mancanza di idee o di bellezza ma perché il sistema si stava trasformando velocemente in un mondo solo di business e di finanza. Lontano da un artista e da un figlio d’arte come lui.