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Rsa, problemi e prospettive in una città che invecchia: il forum

Lunghe liste d’attesa, costi elevati, mancanza di posti letto e di personale sanitario, qualità e controllo dei servizi. Il dibattito de La Nazione sul difficile mondo delle residenze sanitarie per anziani

Rsa, problemi e prospettive in una città che invecchia: il forum

Firenze, 25 febbraio 2025 – Un forum dibattuto, a tratti anche acceso, quello organizzato da La Nazione sul difficile mondo delle residenze sanitarie per anziani, messo in piedi in seguito agli ultimi fatti di cronaca avvenuti tra le mura di alcune strutture cittadine e con l’obiettivo di porre l'accento su quelle che sono le criticità e le prospettive di un sistema complesso e delicato, quale la gestione di persone con particolari necessità socio sanitarie.

Al tavolo, moderato dai giornalisti de La Nazione e dal capo della redazione di Firenze, Erika Pontini, gli esperti del settore: Serena Spinelli, assessora regionale alle politiche sociali, e Nicola Paulesu, assessore comunale al welfare. Sul fronte delle associazioni e della rappresentanza dei consumatori, hanno partecipato Laura Grandi, presidente di Federconsumatori, Emanuele Pellicanò di Montedomini, Paolo Moneti di Anaste, Franca Conte di Arat e Alberto Grilli, presidente di Confcooperative Toscana, il referente Legacoop Toscana Gianni Autorino. Per i sindacati, Chiara Tozzi (Spi Cgil Firenze), Andrea Nerini (Fnp-Cisl) e Francesco Belli (Fp Cgil Firenze). Sul fronte Rsa, ecco Andrea Blandi, presidente di Uneba e delle Rra cattoliche, Filippo Panti e Massimo Mattei di Acgi, oltre a Maurizio De Scalzi, portavoce del Comitato RSA e direttore generale della Fondazione Turati. All’incontro anche Cinzia Vitale, Garante degli Anziani del Comune di Firenze.

La Nazione. Forum RSA
Nella foto Stefano Romagnoli (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Al centro del dibattito anche la vicenda emblematica del signor Stefano Romagnoli, che ha vissuto sulla propria pelle tutte le storture di un sistema che, conti alla mano, grava pesantemente sui familiari delle persone che necessitano di entrare in una Rsa.

Lunghe liste d’attesa, costi elevati che gravano sulle finanze delle famiglie, contributi regionali e comunali spesso rallentati dalla burocrazia, mancanza di personale nelle strutture, erano solo i punti di partenza del dibattito, da cui si è poi cercato di sciogliere i nodi principali con domande mirate. Cresce il numero degli anziani e crescono le richieste di accesso alle Rsa (+20-30% negli ultimi tre anni), ma le risorse economiche restano insufficienti. 

La Nazione. Forum RSA
Nella foto Serena Spinelli (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

La coperta è corta. Servono più posti letto, ma per accrescere il servizio mantenendo buoni standard qualitativi occorrono maggiori investimenti. “Dai 206 milioni di euro stanziati nel 2020 arriveremo a più di 225milioni nel 2026 – ha spiega l’assessora Spinelli –  Dopo aver aggiunto risorse per rispondere all’aumento dei costi imposto dal Covid abbiamo, dal settembre 2023, aumentato la quota sanitaria fino a 59,10 euro. Posso dire che nelle nostre strutture sia offerto un buon servizio. È innegabile però che abbiamo bisogno di più posti letto in Toscana. Dobbiamo pertanto aumentare il numero di quote sanitarie”.

Non ha dubbi Chiara Tozzi, Spi Cgil Firenze: “L’invecchiamento della popolazione è irreversibile. Il sistema regionale toscano, comunque apprezzabile, soffre di mancanza di risorse”. “C’è grande paura nell’affrontare l’anzianità - non usa mezzi termini Laura Grandi di Federconsumatori -. Se sei anziano e non benestante, la situazione è molto complicata. Un tempo si andava in pensione prima. Ma adesso si lavora fino a 68-70 anni. Assistere i genitori diventa molto complicato. E le cifre da affrontare per i più sono insostenibili”.

La Nazione. Forum RSA
Nella foto Gabriella Graziani, Beatrice Stanzani (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Il comune di Firenze, come ha fatto sapere l’assessore Paulesu, “annualmente investe 9milioni e 200mila euro per le quote sociali”. Ma come si valuta questa quota? I fattori sono molti e l’Isee rappresenta solo uno degli elementi da prendere in esame, insieme alla condizione sociale della famiglia".

La Nazione. Forum RSA
Nella foto l'assessore comunale Nicola Paulesu (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Si è poi parlato dei lavoratori del settore, che soffre di mancanza cronica di infermieri e operatori socio sanitari. “C’è un disallineamento tra domanda e offerta”, ammette Pellicanò di Montedomini. Gli infermieri, il cui stipendio medio è di 1600 euro, nel settore dell’assistenza “guadagnano il 30% in meno rispetto al pubblico”. Ma la buona notizia per i dipendenti c’è stata: il recente rinnovo dei contratti ha portato ad un aumento del 15% delle buste paga.

In conclusione, “E’ evidente che il modello RSA va sicuramente rivisto ed aggiornato con le peculiarità che riguardano i nostri tempi – sintetizza Gianni Autorino referente Legacoop Toscana –  e quindi la necessità di rivedere i parametri del “paziente tipo” che vive in RSA. Tema emerso nei vari interventi che si sono susseguiti”.