MAURIZIO COSTANZO
Firenze

15 settembre 1578, la Sindone arriva a Torino: il telo di Gesù tra mistero e scienza

Le curiosità sulla reliquia: quando scomparve, i dubbi sulla datazione e quell’incontro segreto emerso in seguito

La Sindone (foto Ansa)

La Sindone (foto Ansa)

Firenze, 15 settembre 2024 – Era il 15 settembre del 1578 quando la Sacra Sindone, a Chambery dal 1453, venne trasferita a Torino dalla famiglia Savoia. La tradizione lo identifica come il lenzuolo usato per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro, ma la storia della Sindone è segnata da tanti misteri, oltre che da continue controversie sull'autenticità della reliquia. Cos’è la sindone La sindone (un lenzuolo di lino, di forma rettangolare e dimensioni di circa 442x113 cm) porta l'immagine impressionante di quel corpo massacrato proprio come era avvenuto a Gesù secondo i Vangeli: si vede tutto, la carne dei muscoli tesi nella rigidità che accompagna le prime ore dopo la morte, il volto gonfio sotto l'effetto delle percosse, la pelle strappata dagli aculei del flagello. È visibile la doppia immagine 'in negativo' del corpo di un uomo sottoposto a una serie di torture e infine crocifisso. Nella parte superiore e in quella inferiore l'immagine è segnata dalle tracce dell'incendio che si sviluppò nel 1532 nella cappella del castello di Chambery, dove era custodito il lenzuolo ripiegato in una cassetta d'argento. Quando la sindone scomparve Scomparsa dalla cappella degli imperatori bizantini durante il tremendo saccheggio di Costantinopoli consumato durante la quarta crociata nel 1204, per alcuni secoli non si è saputo più nulla della Sacra Sindone. Un'ipotesi spiega che in quegli "anni oscuri" durante i quali le fonti storiche non parlano della sindone corrispondano in realtà al periodo in cui la reliquia fu custodita in assoluto segreto dai Templari. La data di origine Tutti gli storici ritengono documentata la storia della reliquia a partire dalla metà del XIV secolo, data della sua apparizione. Sulla sua storia precedente e sulla sua antichità non c'e' accordo: la datazione radiometrica con la tecnica del Carbonio 14, eseguita nel 1988 e ritenuta inadeguata dallo stesso ideatore, il chimico americano Willard Frank Libby, ha datato la realizzazione del lenzuolo tra il 1260 e il 1390, ma i sostenitori dell'autenticità della reliquia sostengono che i campioni utilizzati potevano anche provenire da parti rammendate dopo l'incendio del 1532. Gli esami sul lenzuolo funebre Alcuni studiosi ritengono che la Sindone sia l'autentico lenzuolo funebre di Gesù. Secondo questi la Sindone di Torino risalirebbe alla Palestina del I secolo. Gode poi di molto credito l'ipotesi che essa sia da identificare con il 'mandylion' o 'Immagine di Edessa', un'immagine di Gesù molto venerata dai cristiani d'Oriente, scomparsa nel 1204 (questo spiegherebbe l'assenza di documenti che si riferiscano alla Sindone in tale periodo). Innumerevoli gli esami scientifici e medico-legali cui il reperto è stato sottoposto. Studi sindonici del 1981, compiuti dall'italiano Baima Bollone e dagli statunitensi Heller e Adler, hanno scoperto su campioni dei fili tracce di sangue umano del gruppo AB; dal canto suo il biologo svizzero Frei Sulzer ha individuato sul telo pollini di oltre 50 piante, presenti non solo in Europa, ma anche nelle aree palestinese ed anatolica. Ricercatori israeliani hanno inoltre trovato tracce di particolari piante appartenenti alla zona di Gerusalemme. I dubbi sull’esito della datazione Come ammise, prima di morire, l'allora arcivescovo di Torino e custode della Sindone, cardinale Anastasio Ballestrero, l'intera complessa vicenda della datazione radiometrica con la tecnica del Carbonio 14 fu costellata di errori, forse non involontari. Venne eseguita nel 1988 dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, che come è noto ha dato come risultato, con un'asserita attendibilità del 95 percento, l'intervallo di tempo compreso tra il 1295 e il 1360. Ma la reliquia, come venne scritto, "era piegata infatti in 48 strati e così si produssero altrettante bruciature simmetriche rispetto alle linee di piegatura longitudinali e trasversali, alterando irreparabilmente il livello del carbonio" Il prelievo dei campioni e quell’incontro segreto Il prelievo dei campioni venne operato il 21 aprile 1988 nella sacrestia del Duomo di Torino da Franco Testore, docente di tecnologia dei tessuti presso il Politecnico di Torino, e Giovanni Riggi di Numana, produttore di apparecchiature per biologia. Il primo effettuò le operazioni di pesatura, mentre il secondo eseguì materialmente il taglio. Ma mentre il protocollo prevedeva il taglio di un campione di circa 10x70mm, su proposta di Testore si decise invece sul momento di prelevare un campione di dimensione circa doppia e di conservarne metà in un contenitore sigillato, in modo da far fronte ad eventuali successive richieste di tessuto. Venne quindi tagliato un lembo di tessuto di circa 81x21mm, dal quale venne quindi scartata una striscia spessa circa 5mm, in quanto conteneva fili colorati di incerta provenienza. Contestualmente vennero divisi anche i tre campioni di controllo (uno in più di quanto originariamente previsto), ovvero: un frammento di tessuto proveniente da una sepoltura nubiana, scoperto nel 1964 e datato intorno al 1100 dopo Cristo; un pezzo del bendaggio di una mummia egiziana del II secolo dopo Cristo; alcuni fili prelevati dal mantello di san Luigi d'Angio', conservato nella basilica di Saint Maximin, in Francia, datato tra il 1290 e il 1310. Quindi vennero scelti 2 campioni di epoca medioevale e solo uno del primo secolo (sarebbe stato più logico fossero almeno due). I tre pezzi della Sindone e i sei ricavati dai primi due campioni di controllo furono quindi inseriti in 9 cilindri metallici numerati, senza alcuna indicazione del loro contenuto per poter così procedere al blind test. Però i pezzi del terzo campione di controllo (mantello di san Luigi d'Angiò) furono invece consegnati senza essere chiusi in cilindri. Secondo il protocollo i laboratori avrebbero dovuto lavorare contemporaneamente e senza scambiarsi informazioni, ma - come emerse in seguito – i direttori dei tre laboratori si erano incontrati segretamente in Svizzera. Nasce oggi Agatha Christie nata il 15 settembre del 1890 a Torquay, Regno Unito. Dalla penna della regina dei romanzi gialli sono nati personaggi celebri come Hercule Poirot e Miss Jane Marple. Una sua celebre frase recita così: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.