
Il martirio di San Lorenzo e la notte delle stelle
Firenze, 10 agosto 2023 – Oggi, il giorno in cui si festeggia San Lorenzo, coincide anche con la notte più magica dell'anno, quella delle stelle cadenti. Ma chi era San Lorenzo? Di lui si hanno poche notizie sicure.
È accertato che sia stato uno dei sette diaconi di Roma, e che quando andò Saragozza per completare gli studi teologici, incontrò colui che divenne papa Sisto II. Una volta divenuto Pontefice, Sisto nominò quello che era stato il suo allievo, Lorenzo, Arcidiacono.
Ma ecco che nel 258 l’imperatore Valeriano emanò un editto di messa a morte per vescovi, diaconi e presbiteri. Il 6 agosto fu ucciso papa Sisto, e quattro giorni dopo, il 10 agosto appunto, San Lorenzo. Pare però che sia solo una leggenda il fatto che sia stato arso vivo. Tuttavia, la tradizione cristiana vuole che le stelle cadenti siano evocative dei carboni ardenti sprigionati dalla sua graticola. Il legame di questo santo con Firenze è forte e molto antico: la Basilica di San Lorenzo è stata infatti la prima chiesa a essere consacrata nel centro cittadino. La consacrazione dell’antica cattedrale al martire avvenne nel lontano 393 per mano di due santi, Sant’Ambrogio e San Zanobi. L’importanza di questa chiesa è attestata dal fatto che, durante il Rinascimento, i Medici vi fecero costruire accanto le cappelle di famiglia. Ma c’è di più: durante il medioevo a Firenze, in onore del santo morto sulla graticola, dei quarti di bue venivano arrostiti per essere poi tagliati in piccole porzioni e distribuiti al popolo gratuitamente. Fu proprio da questa usanza che, tradizione vuole, ebbe origine la bistecca alla fiorentina. Si racconta anche che una volta dei mercanti inglesi chiesero a gran voce: “Please, Beef-steack!”, ossia “per favore, dateci una fetta di manzo!”. Il vernacolo fiorentino ha fatto il resto: ed è così che dall'inglese “beef-steack” si è arrivati al termine “bistecca”. Quanto alle ‘stelle cadenti’, le scie luminose che vediamo solcare il cielo sono meteore, o meglio Perseidi. A metà agosto, infatti, la Terra lungo la propria orbita incontra i detriti dispersi dalla cometa Swift-Tuttle. In realtà le stelle non 'cadono' affatto, essendo caratterizzate da una luce fissa. Quelle che noi ammiriamo mentre lasciano scie luminose sono in realtà meteore, visibili soprattutto a metà agosto, perché è in questo periodo che la Terra attraversa lo sciame delle Perseidi. Inoltre, contrariamente a quanto si pensa, non è questa la notte migliore per ammirare le stelle cadenti. I giorni precedenti e seguenti a ridosso di questa data, spesso risultano più favorevoli. Il picco di stelle cadenti si ha intorno al 12 agosto. Perché guardandole cadere si esprime un desiderio? Anticamente si è sempre creduto che il destino di un uomo, fin dall’attimo in cui viene al mondo, fosse scritto nelle stelle. Ecco che quando una stella cade, le carte del destino di quell’uomo vengono dunque stravolte e il destino può essere cambiato desiderando il meglio. Del resto per i marinai per secoli sono state proprio le stelle la loro bussola, cui affidare il desiderio più grande, quello di ritornare a casa incolumi. Ma c’è di più: se le stelle cadenti erano considerate 'cattivi presagi', in quanto associate alle lacrime degli dei, tutto cambiò col Cristianesimo, quando le ‘lacrime’ di San Lorenzo servivano a poter chiedere una ‘grazia’. Nasce oggi Antonio Banderas nato il 10 agosto del 1960 a Málaga, Spagna. Ha detto: “L’infarto mi ha cambiato la vita. Un’anziana infermiera mi aveva detto: ‘A breve ti sentirai triste e diventerai più emotivo’ e io ho pensato: ‘Figurati se cado in depressione proprio ora che mi sono salvato’. Invece aveva ragione. E ho trovato il modo più romantico di usare i risparmi”. Maurizio Costanzo