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Foto di gruppo
Bagno a Ripoli (Firenze), 14 febbraio 2023 - Un San Valentino speciale per molte coppie che quest’anno festeggiano le nozze d’oro. Nel giorno dedicato a tutti gli innamorati, sono più di 60 le coppie unite in matrimonio da 50 anni, e oltre, che hanno preso parte, questa mattina, alla festa di San Valentino promossa dal Comune di Bagno a Ripoli. Si sono ritrovate nella sala lettura della Biblioteca, vestita di rosso per l’occasione. Ad attendere le coppie c’erano il sindaco Francesco Casini e l’assessora al sociale Eleonora Francois, che hanno accolto le spose e gli sposi “resistenti”, donando loro una pergamena con un disegno realizzato appositamente, alcuni anni fa, dal Maestro Silvano Nano Campeggi. La cerimonia è stata accompagnata dai brani della tradizione musicale fiorentina eseguiti dal terzetto Bibliogroup e dalle poesie lette dalle volontarie della Biblioteca. Al termine della cerimonia, ai presenti è stato offerto un piccolo brindisi allestito in sala Cherubini. Erano oltre 130 le persone presenti alla cerimonia. Accanto alle coppie che durante il corso dell’anno festeggeranno le nozze d’oro, che si sono unite in matrimonio scambiandosi gli anelli e pronunciando il loro ‘sì’ per sempre nel 1973, hanno partecipato anche alcune coppie da record, legate da ben 67, 70 e 71 anni. Il primato assoluto, per quanto riguarda il territorio comunale, spetta a una coppia di sposi che stanno insieme da ben 74 anni, coniugati nel 1949. Alla coppia, che non è riuscita a partecipare, la pergamena del Comune sarà recapitata a casa nei prossimi giorni. La festa di San Valentino si è rinnovata stamani dopo l’interruzione di due anni dovuta alla pandemia. “Una tradizione che riprendiamo con piacere – ha spiegato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini - perché se è vero che ogni coppia ha un cammino diverso, cinquant’anni e più di vita insieme sono possibili solo grazie a un sentimento che nel tempo ha saputo mantenersi vivo e rinnovarsi. Ad una capacità di rimanere uniti anche nei momenti difficili, che è un patrimonio privato e collettivo, di ogni singola famiglia e dell’intera comunità in cui questa è cresciuta ed è stata coltivata”.