
Leonardo Pieraccioni e Maria Sole Pollio
Campi Bisenzio (Firenze), 29 novembre 2018 - "Se Son Rose... sfioriranno" dice la signora Coscia, dirimpettaia di Leonardo Giustini. Ma per il momento le rose stanno fiorendo visti i tanti spettatori che questa sera si sono presentati al cinema Uci Luxe di Campi Bisenzio per vedere 'Se Son Rose', la nuova commedia di Leonardo Pieraccioni. E il comico toscano ha salutato il pubblico della rinnovata multisala di Capalle insieme a una delle attrici del cast, la giovane youtuber Mariasole Pollio. "E' un inno all'amore, quello di un padre verso una figlia" dice il comico fiorentino ricordando che nel film ci sono due scene con Martina, la figlia avuta da Laura Torrisi.
Prodotta da Levante per Medusa Film, nelle sale dal 29 novembre, la tredicesima opera da regista di Pieraccioni racconta le disavventure di Leonardo Giustini, giornalista 50enne che si occupa di tecnologia e innovazione per il web, e che si ritrova a doversi confrontare con il passato per 'colpa' della figlia (Mariasole Pollio) che a sua insaputa manda a dieci ex fidanzate un messaggino: “Sono cambiato. Riproviamoci!”. Sorprendentemente, alcune rispondono e Leonardo viene catapultato in un viaggio a ritroso nel tempo, fra ricordi e rivelazioni.
Nel cast ci sono anche Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Claudia Pandolfi, Gabriella Pession e Antonia Truppo. Il film è ambientato tra Prato e Firenze con tante scene in Mugello, tra il lago di Bilancino, il Castello di Scarperia, il centro di Borgo San Lorenzo e villa Pecori Giraldi. "Non è stata una scelta casuale: da bambino trascorrevo l'estate a Vaglia. In Mugello ci sono posti stupendi che ho voluto far conoscere al grande pubblico. Però c'è anche una controindicazione: i tortelli mugellani. Sono ingrassato sette chili durante le riprese, li mangiavo anche a colazione nel caffellatte!" ironizza Pieraccioni.
Nella pellicola non mancano le apparizioni degli amici di sempre, come Carlo Conti che viene inquadrato durante la partita di tennis di Mariasole. "Ma per la prima volta non parla. Perché? Ha il permesso di soggiorno scaduto, forse ora si scoprirà finalmente da dove proviene, pare un paesino africano chiamato Solarium" ironizza il regista che ha omaggiato anche l'amico Niki Giustini (prendendo il cognome per il protagonista) "la sua allegria se ne è andata troppo presto. Da lassù sghignazzerà insieme al mio babbo" dice il fiorentino, ricordando che questo è anche il primo film senza Osvaldo Pieraccioni, scomparso tre anni fa.