Sei nei guai? "Chiedi di Angela": arriva a Firenze l'iniziativa anti molestie

La frase in codice potrà essere utilizzata per chiedere aiuto a commercianti ed esercenti

La presentazione dell'iniziativa alla presenza dei gestori dei locali

La presentazione dell'iniziativa alla presenza dei gestori dei locali

Firenze, 14 dicembre 2023 - "Mi scusi, c’è Angela?". Sarà questa la nuova frase in codice che le donne potranno utilizzare per chiedere aiuto a commercianti ed esercenti. Il progetto “Ask for Angela”, nato nel 2016 nel Regno Unito, arriva anche a Firenze e diventa “C’è Angela”. L'iniziativa, promossa da Confesercenti Firenze, che prenderà il via già da domani con l'obiettivo di prevenire e contrastare la violenza di genere.

In buona sostanza, la persona in difficoltà potrà entrare e "chiedere di Angela". Sarà il messaggio in codice con cui il commerciante o l’esercente noterà il pericolo e fornirà assistenza alla vittima. Un'idea nata al ritorno di un viaggio a Londra di Sara Berni del Fitzpartick Irish pub di via Ghibellina. "In Inghilterra è molto diffuso come progetto e i colleghi ci hanno detto che è molto utile. Per questo abbiamo deciso di portarlo anche a Firenze in collaborazione con l'associazione appena costituita No Vio che si occupa di persone vittime di vari reati" racconta. Da venerdì 15, all'esterno e all'interno dei 45 locali che hanno già aderito, saranno esposti i manifesti e la cartellonistica con le informazioni utili sia per i clienti che per lo staff che sarà formato per recepire i segnali della persona in difficoltà e offrire quindi supporto, come chiamare un taxi, un amico o un parente o, in caso di pericolo, le forze dell'ordine.

"Ognuno di noi può fare qualcosa e noi vogliamo dare il nostro contributo con questa campgna di sensibilizzazione. L’obiettivo è quello di estendere questa campagna di prevenzione a tutte le attività commerciali della città” sottolinea il presidente di Confesercenti Firenze Santino Cannamela. Di storie ce ne sono tante. Per esempio Antonio Rufignani, titolare di un pub in Santa Maria Novella, conosce bene il problema: "Personalmente ho soccorso diverse ragazze in evidente difficoltà. Un linguaggio in codice aiuta le potenziali vittime a chiedere aiuto". Lo stesso pensiero di Fabio Crescioli che per anni ha gestito alcuni dei locali più frequentati dalla movida: "Con l'esperienza abbiamo imparato a leggere i segnali ma siamo convinti che un'iniziativa del genere possa far sentire le potenziali vittime meno sole. I punti più pericolosi sono i bagni e l'uscita dal locale. E' importante tenere sotto controllo tutti e tutte".

"Arriva anche a Firenze "Ask for Angela" un progetto che ha lo scopo di creare con grande senso civico un ulteriore presidio di vicinanza e solidarietà per chiunque si possa sentire a disagio in contesti pubblici" dicomo l'assessora alle Pari opportunità Benedetta Albanese e l’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione. "Ci è stato proposto da molti locali fiorentini accompagnati da Confesercenti che ringraziamo per aver arricchito la nostra rete cittadina. Si tratta di un impegno che testimonia una volta di più quanto sia importante lavorare tutte e tutti sulla prevenzione, sulla cultura del rispetto e sulla solidarietà civica anche attraverso progetti come questo che costituiscono un passo avanti nella direzione giusta".  

Rossella Conte