MAURIZIO COSTANZO
Firenze

‘Sei Nell'anima’, il biopic su Gianna Nannini sbarca su Netflix dal 2 maggio

La rivelazione della rockstar. “Sono morta nel 1983 e poi nata di nuovo. Quando mi dissero che a trent'anni ero vecchia per fare il rock, una parte di me se n’è andata per sempre”

Gianna Nannini con Letizia Toni (foto Ansa)

Firenze, 14 aprile 2024 – S’intitola come una delle sue canzoni più belle e famose ‘Sei nell'anima’ ed è un lungometraggio ispirato alla vita e alla carriera dell'icona del rock italiano, Gianna Nannini. Sbarca il 2 maggio su Netflix "Sei nell'anima". A scrivere, con Cosmo Calamini, Donatella Diamanti e la stessa Nannini, e dirigere il lungometraggio, tratto dall'autobiografia della cantautrice "Cazzi Miei" (Mondadori, 2016), è Cinzia TH Torrini, mentre nei panni della Nannini c'è la toscana Letizia Toni. Accanto a lei ci sono Andrea Delogu, che interpreta una giovanissima Mara Maionchi, Selene Caramazza, Maurizio Lombardi e Stefano Rossi Giordani. "Sei nell'anima", che prende il titolo da uno dei grandi successi della rockstar, racconta la vita di Gianna partendo dall'infanzia per arrivare al grande successo, passando per una tappa particolarmente complicata che lei stessa ha raccontato in un'intervista rilasciata a Vanity Fair: "Nel 1983 sono morta e poi nata di nuovo. Mi volevano sostituire con un'altra perché dicevano che non funzionavo più, che a trent'anni ero vecchia per fare il rock". In quel momento, ha aggiunto, "mi hanno dato qualche cosa e ho perso la conoscenza di me. Ero come due persone diverse nello stesso corpo: una se ne è andata per sempre in quel 1983. Non so neanche io come ne sono uscita". Di certo, i successi da quell'anno in poi non si contano: "Fotoromanza", "Bello e impossibile", "Profumo", "Scandalo", "Meravigliosa creature", "Sei nell'anima" e "Fenomenale", solo per citarne alcuni. Anche prima tuttavia, come racconta il film, la sua vita è stata movimentata tra l'incidente nella pasticceria del padre che le è costato due falangi della mano sinistra e la fuga da casa a 18 anni per inseguire la musica da Siena a Milano. Il resto, come si dice, è storia. E ora anche un film. Maurizio Costanzo