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Sos puntura di insetto, rischi e prevenzione. I consigli del medico

Ecco cosa fare se si viene punti da api, vespe o calabroni e si manifesta una reazione allergica

Le punture di api, vespe e calabroni possono scatenare reazioni allergiche

Firenze, 30 luglio 2023 - D’estate, complice il caldo e la voglia di vacanze, si sta più all’aria aperta. Ma una giornata di relax, in campagna come al mare o in montagna, può essere turbata se si viene punti da api, vespe e calabroni (tutti insetti che, insieme ad altri, appartengono alla famiglia degli imenotteri) e che possono provocare, nei soggetti predisposti, pericolose reazioni allergiche. Il dottor Guglielmo Bellofiore, medico di  famiglia a Castiglioncello ora in pensione, spiega quali sono i rischi e i comportamenti da assumere per evitare spiacevoli inconvenienti. Cosa succede quando ci punge un insetto? “Non c’è una regola che vale per tutti, ma varia a seconda del singolo individuo che è più o meno un soggetto a rischio. Chi sa di esserlo, ed è stato valutato in un centro allergologico, ha l’adrenalina pronta per l’autoinoculazione a disposizione. Il problema è quando la reazione grave colpisce un soggetto che non sa di essere a rischio”. Quali sono gli insetti a cui prestare attenzione? “Diversi insetti (in particolare ape, vespa e calabrone) pungendo la nostra pelle, iniettano sostanze nocive che provocano bruciore, rossore, dolore e prurito. Questa reazione può essere normale se localizzata nella sede della puntura e se è limitata nell’estensione, nella gravità e nella durata, come succede nella stragrande maggioranza dei casi. Ma ci sono zone più sensibili, come ad esempio il dorso delle mani. La più pericolosa in assoluto è il collo, o nelle parti del corpo dove ci sono delle vene attraverso le quali la velocità di inoculo del veleno è maggiore”. E quando la reazione può essere considerata patologica? “In questo caso, nei soggetti predisposti, si parla di choc anafilattico. Se il rigonfiamento interessa la gola si può avere una difficoltà respiratoria anche grave, il cosiddetto edema della glottide. In alcuni casi ci possono essere reazioni a carico dell’apparato cardiocircolatorio con possibile grave calo della pressione. I primi segni dell’insorgere di una reazione anafilattica grave sono soffocamento, gola serrata, broncospasmo, senso di collasso, collasso vero e proprio”. Cosa fare in questi casi? “Intervenire subito e chiamare i soccorsi. Chi ha una reazione immediata accusa un grave malore entro pochi minuti che può portare anche alla morte entro un’ora o due. In questi casi i rimedi casalinghi – crema al cortisone, ghiaccio e anche antistaminici – non bastano. Occorre che il 118 intervenga immediatamente. Poi ci sono reazioni che si possono manifestare anche fino a una settimana. In questo caso i sintomi sono più attenuati e di carattere dermatologico, orticaria, prurito, gonfiore, dominabili attraverso antistaminici e cortisone”. Quali accorgimenti prendere per evitare di essere punti? “Evitare zone dove è più facile trovare questi insetti, come zone paludose eccetera. Mettere dei repellenti sulla pelle, e per chi dorme con le finestre aperte, usare delle retine per evitare che entrino in casa”. Alcuni consigli utili  Se un imenottero ronza attorno non cercare di scacciarlo ma restare immobili e calmi ed evitare movimenti bruschi. Non lasciare scoperti alimenti, stare distanti da frutteti, vigne durante la vendemmia , bancarelle di frutta o alimenti dolci. Non usare profumi, lacca o essenze odorose. Non indossare abiti a colori sgargianti. Se state all’aria aperta in luoghi e in periodi a rischio indossare magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi; non camminare scalzi. Indossare guanti e casco in bicicletta o in moto. Applicare le zanzariere alla finestra di casa. Evitare i lavori in giardino o campagna: al più indossare guanti da lavoro e vestirsi adeguatamente. Provvedere ad identificare e fare distruggere con cura tutti i nidi nei pressi della propria casa impiegando personale specializzato. Conservare con cura e ben chiusi i rifiuti domestici, provvedere con attenzione al loro smaltimento; evitare le aree adibite alla loro raccolta. In caso di attacco di uno sciame di api o vespe cercare riparo (al chiuso, o sotto un cespuglio, o in acqua a seconda delle circostanze). Se si è allergici accertarsi di avere sempre con sé i farmaci di emergenza (in particolare la adrenalina autoiniettabile se la reazione è stata grave) e controllare la loro data di scadenza. Maurizio Costanzo