Firenze, 31 ottobre 2012 - «IL CONTATTO con il pubblico è quello che ti fa capire in che momento sei e cosa stai vivendo». Altro che fresco pop per adolescenti. Da quando è uscito il suo nuovo album “La teoria dei colori”, tutti sembrano essersi accorti di colpo del talento di Cesare Cremonini. Lo dimostra il successo della sua nuovo tournée, che già dalle prime date sta collezionando applausi a scena aperta ed esauriti in prevendita. Anche la sua Bologna (dove l’ex Luna Pop sinora non aveva fatto faville dal vivo) gli ha regalato una terza data, che va ad aggiungersi alle due già programmate e immediatamente salutate dal sold-out .
Firenze non è da meno: il concerto di domenica è infatti stato spostato dall’Obihall al più capiente Mandela Forum (inizio ore 21 – biglietti da 27 a 37 euro), proprio per venire incontro alle tantissime richieste. Il set sarà aperto dall’esibizione della band Le Strisce. Quando il clima sarà caldo al punto giusto salirà alla ribalta il cantautore bolognese, classe 1980, che oltre canterà accompagnandosi al pianoforte, alla chitarra acustica ed elettrica. Al suo fianco l’inseparabile compagno di avventure musicali Nicola “Ballo” Balestri al basso, Andrea Morelli e Alessandro De Crescenzo alle chitarre acustiche ed elettriche, Nicola Peruch al pianoforte e alle tastiere, Michele “Mecco” Guidi all’organo e alle tastiere, Elio Rivagli alla batteria, Eduardo Javier Maffei ai fiati e ai cori), Chris Costa e Roberta Montanari ai cori, alla chitarra acustica e all’ elettronica. «Nel nuovo tour e nel nuovo cd ho voluto far combaciare tutti gli estremi della mia personalità», spiega Cremonini, che è riuscito nel suo intento.
«Forse queste canzoni sono una reazione più o meno inconscia al periodo difficile che tutti stiamo vivendo, alle difficoltà che giorno dopo giorno macchiano l’esistenza di ciascuno di noi».
«Fin da piccolo, la mia famiglia mi ha spinto a dare valore alla musica, tanto è vero che ho studiato pianoforte classico per diversi anni. A un certo punto mi sono appassionato al rock e alla musica contemporanea, ma non ho mai perso la passione per la classica. Anche se sono giovane, mi sento un artista un po’ retrò e nei miei dischi ci sono omaggi alla musica degli anni 60».
MA TORNIAMO al cd «La teoria dei colori» (nella top ten dei cd più venduti a 6 mesi dalla pubblicazione), che brilla anche per la scelta dei singoli, quello nuovo “Una come te” e quello che ha rotto il ghiaccio, “Il comico (Sai che risate)”. «L’ho scelto come brano di lancio perché il comico è una figura centrale nella nostra impalcatura sociale, da Totò fino a Benigni. Se ci pensate, anche nelle tavolate di amici c’è sempre chi fa battute e sdrammatizza. Dopotutto uno dei tanti valori aggiunti del popolo italiano è la capacità di ridere e far ridere anche quando è assai difficile riuscirci».
di Giovanni Ballerini
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