Il passato è di quelli gloriosi. Il presente un po’ meno significativo. L’Apoel di oggi galleggia lontano dalla vetta del campionato cipriota e in Conference League ha messo insieme un punticino in due partite. Insomma, i fasti di un tempo sono lontani, anche se in bacheca trovano posto 29 Scudetti e altri 36 trofei nazionali. Ultimo di questi la Supercoppa cipriota vinta a inizio stagione. Il cammino europeo, dicevamo, non è stato esaltante. Pareggio all’esordio sul campo dello Shamrock Rovers, poi la pesante sconfitta interna contro i modesti bosniaci del Borac Banja Luka. Oggi la squadra di Manuel Jimenez sarebbe addirittura eliminata dal torneo. Tempo per rifarsi ce n’è, a cominciare dal match di cartello contro la Fiorentina.
Il club lo ha caricato d’aspettative ed è diventata così la gara dell’anno contro "i giganti europei", anche perché proprio domani il club festeggerà il 98esimo compleanno. Fondato nel 1926, come la Fiorentina viaggia verso il centenario. Ecco che lo Stadio Neo GSP è segnalato come tutto esaurito. Noto il divieto di trasferta per i tifosi della Fiorentina, dunque per la prima di due partite in trasferta i ragazzi di Palladino saranno da soli contro la bolgia avversaria.
In campo ci saranno alcuni volti noti, o almeno non sconosciuti al calcio italiano ed europeo.
Il portiere e capitano è Vid Belec. Per anni di proprietà dell’Inter, poi ha giocato con Benevento, Carpi, Sampdoria e Salernitana restando alle avventure in Italia. E poi il portoghese Pizzi, oggi trentacinquenne ma ex bandiera del Benfica. Nella rosa (che vale in totale poco meno di 15 milioni euro) non ci sono elementi di particolare spicco sul piano tecnico. La Fiorentina dovrà essere brava a fare una partita attenta e concentrata. Sulla carta non c’è paragone fra le due squadre, ma senza il giusto atteggiamento in Europa può complicarsi qualsiasi sfida. I ragazzi di Palladino lo hanno visto anche contro i più modesti New Saints.
Alessandro Latini
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