La giornata di Edoardo è cominciata presto. Una passeggiata per le vie del centro dove abita con la fidanzata Martina, poi poco prima dell’ora di pranzo eccolo sbucare al Viola Park. Ingresso secondario, lì dove transitano calciatori e staff con le proprie automobili. Bove si è fatto accompagnare e si è immerso nuovamente nel mondo viola, tredici giorni dopo la maledetta notte contro l’Inter. Era il primo dicembre. Il minuto 17 se lo ricordano tutti, lui compreso. Le ore della paura, poi i giorni del sollievo. Non è mancato nulla.
Ieri Edo ha riassaporato tutto quello che gli è mancato durante il ricovero di Careggi. Ha salutato tutti. Sorrisi. Abbracci. Strette di mano. Qualche foto ricordo da parte di chi ha temuto di perderlo e invece se lo ritrova lì da coccolare. L’emozione del ds Pradè, la soddisfazione di tutti gli altri. Bove ha cercato subito normalità. Si è cambiato come i compagni. Tenuta da allenamento con felpa gialla e pantaloncini neri. Non potrà allenarsi e ovviamente nemmeno giocare, ma il resto sarà sempre tutto uguale da qui a giugno. In sala riunioni è arrivato ‘scortato’ dall’amico Cataldi. Chi poteva immaginare che un laziale e un giallorosso diventassero così amici in pochi mesi? E’ successo. Forse anche merito di quella ‘magia’ alla quale fa spesso riferimento mister Palladino. Che ha tenuto la riunione tecnica alla presenza di Bove. Come se oggi dovesse scendere in campo al dall’Ara.
Il pranzo tutti insieme. Poi l’allenamento da seguire a bordo campo, prima una partita a biliardo con Colpani. In mezzo c’è stato tempo anche per allestire un’affetuosa telefonata da New York. Dall’altro capo del telefono il presidente Commisso, ma anche la moglie Catherine ha voluto parlare con il centrocampista romano. Il ragazzo li ha ringraziati per la vicinanza, per l’affetto che gli è stato dimostrato, per tutto quello che ha fatto la Fiorentina ed ha confidato che per lui il Viola Park rimane sempre come una seconda casa. Rocco e Catherine hanno espresso la loro felicità per le dimissioni dall’ospedale e il ritorno a una vita normale, felicissimi di saperlo di nuovo al Viola Park insieme ai suoi compagni. Nota da un paio giorni la volontà della Fiorentina di non interrompere il prestito con la Roma. Poteva essere fatto, Commisso e i dirigenti non ne hanno voluto sapere. Edo rimarrà a Firenze fino a giugno. Frequenterà il Viola Park e sarà parte del gruppo. Poi si vedrà, non è tempo di pensare al futuro.
Alessandro Latini
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