Firenze, 13 marzo 2018 - «Andare a Firenze per noi juventini non è mai semplice. Al nostro arrivo, però, vedere i tifosi viola che ci hanno applaudito, che ci chiamavano e ci ringraziavano è stato molto bello. La nostra presenza li ha fatti sentire meno soli e questo mi ha reso orgoglioso». Gianluigi Buffon, ospite con la moglie Ilaria d'Amico di Oscar Farinetti alla Fondazione Mirafiore a Serralunga d'Alba (Cuneo), ha spiegato così le emozioni provate il giorno dei funerali di Davide Astori.
«Ho vissuto la giornata di Firenze, quella dei funerali di Davide, in maniera molto coinvolgente - spiega -. Era l'ultimo saluto non a un mio grande amico, ma a una delle più belle persone nelle quali mi sono imbattuto nello sport. Si percepiva immediatamente la sua pulizia di pensiero e di animo. Era uno che riusciva con la sua calma e serenità a farsi apprezzare da tutti e a dire la sua, aveva un'identità chiara. Sapeva chi era e conosceva i propri limiti e virtù. Come si presentava, quello era lui. Era un ragazzo eccezionale, un antidivo e sono contento che in questa settimana è stato innalzato il suo nome e la percezione che si ha di lui, perché se l'è meritato».