Moena (Trento), 20 luglio 2018 - Niente Europa League per la Fiorentina: il tanto atteso verdetto è arrivato dopo 10 ore di udienza e lo slittamento di un giorno. Il Tas (Tribunale arbitrale dello sport) ha annullato la decisione in primo grado dell'Uefa che aveva escluso i rossoneri dalle coppe per non aver rispettato il "fair play finanziario", aprendo con quel verdetto per i viola le porte dei preliminari di Europa League e per l'Atalanta quelle della fase a gironi. E la società commenta: "Siamo stati spettatori rispettosi delle decisionid ell'Autorità. Precisiamo che la partecipazione alle Coppe siamo abituati a guadagnarcela sul campo per meriti sportivi come abbiamo fatto per tanti anni".
Il Tas ha deciso di rinviare la questione all'Uefa per modulare una sanzione diversa, "più propozionata", il che, comunque, (con l'Europa League che inizia tra una settimana) di fatto significa che il Milan disputerà la fase a gironi e ai preliminari andrà l'Atalanta.
Il verdetto del Tas è stato atteso a lungo sul web dalle tifoserie interessate (viola, rossoneri, ma anche i nerazzurri dell'Atalanta) e l'hashtag #Tas è stato per ore tra i più gettonati. Poi è arrivata l'attesa sentenza, una delusione per i viola che, in virtù dei conti a posto speravano di accedere all'Europa League. La sentenza, infatti, è destinata ad accendere polemiche sul rispetto delle regole del cosiddetto "fair play finanziario".
Soddisfazione, come è ovvio, è stata espressa da parte del Fondo Elliott, nuovo proprietario del Milan, per l'esito della causa al Tas.
Per una curiosa coincidenza, proprio nella stessa giornata del verdetto del Tas è arrivata la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati per falso in bilancio di Yonghong Li, l'ex proprietario del club rossonero, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Paolo Storari sull'operazione con la quale l'uomo d'affari cinese lo scorso anno ha rilevato il Milan dalla Fininvest per 740 milioni di euro.
I COMMENTI DEI NOSTRI LETTORI
Siamo alle solite. Non è qualunquismo ma, come per tutto, siamo dei peones!!! Sono dispiciuto per il milanisti che pensavano di essere defraudati, non si ricordano come sono arrivati a "conquistarsi" l'Europa.
Mauro