di Angelo Giorgetti
Tre a zero in casa della Juve, un piccolo balzo in classifica e uno grande, a pensarci bene addirittura enorme, nell’autostima. Il giorno dopo che Fiorentina è? Più serena di sicuro e realista abbastanza per sapere che soltanto la continuità potrà fare la differenza in una stagione che ha messo in luce fragilità impensabili. Ora, finalmente, il salto di qualità nell’atteggiamento che rappresenta l’orgoglio di indossare la maglia con il simbolo di Mediacom. E’ la svolta definitiva? Prudenza: prima riprova il 3 gennaio a Firenze contro il Bologna, poi il 6 a Roma contro la Lazio.
Le prossime due partite influiranno in parte anche sulla direzione del mercato, che per ora ha soltanto una certezza: Cutrone è in uscita e al 90 per cento finirà al Napoli nel quadro di un’operazione che non aggiungerà cash per la Fiorentina (l’attaccante è in prestito dal Wolverhampton), ma semmai toglierà un attaccante dalla rosa. Cutrone non ha nascosto la propria amarezza per l’impiego part time e la Fiorentina non vuole trattenere giocatori scontenti: la scelta di Prandelli (continuità per Vlahovic) ha dato del resto ottimi risultati e le ambizioni di Cutrone non aggiungono feeling all’interno dello spogliatoio. Arrivano semmai indicazioni dalla Fiorentina in base alle quali LLorente proprio non rientra nei piani. Milik invece rientrerebbe assai, ma dopo il "no" estivo ai viola non ci sono i presupposti per un cambio di umore.
Cutrone in ogni caso sarà sostituito e i nomi che sono circolati (Caicedo, Pavoletti, Scamacca) fanno parte di una rosa che si amplierà in base a offerte del mercato che per ora non sono prevedibili. L’appuntamento per il primo, vero vertice di mercato viola sarà dopo la Befana: a quel punto Prandelli e i dirigenti faranno il punto su tutta la situazione, considerando che la rosa è composta da una trentina di giocatori. Qualcuno di loro (fra questi Montiel?) potrebbe essere ceduto in prestito. A centrocampo il nome di Nainggolan, vecchio pallino viola, deve essere tenuto d’occhio.
Nel frattempo è anche il caso di godersela un po’, come è successo ieri al centro sportivo, dove molti giocatori si sono ritrovati prima di partire per le minivacanze (la data del raduno è fissata per il 28). Commisso ha parlato all’interno del club – videochiamate con i dirigenti, Prandelli e i giocatori – e scritto una lettera ai dipendenti.
Nell’ultimo periodo meno interventi pubblici e più attenzione agli equilibri interni. Se questo è un cambio di atteggiamento si vedrà, nessuno sa quando Commisso potrà rientrare in Italia e i messaggi che arrivano da lontano hanno come obiettivo la complicata situazione extracalcistica: "Abbiamo destinato il nostro regalo di Natale a coloro che si stanno battendo per riportare in noi salute e libertà e sono convinto che questa scelta di affiancare la Fondazione Meyer nella ricerca, vi troverà tutti orgogliosi e d’accordo.
Un altro regalo bellissimo è arrivato con una vittoria storica a Torino contro la Juventus, dopo mesi di critiche smisurate e di commenti fortemente negativi, la migliore risposta è stata data dai ragazzi di Prandelli sul campo, con una prestazione che ci lascia ben sperare per il futuro. Nonostante le difficoltà ho sempre visto però in voi grande affetto, non mi avete mai fatto mancare la vostra vicinanza ed il vostro sostegno anche quando, forzatamente, sono dovuto rimanere lontano da voi per molto tempo". Nessuna previsione sul rientro a Firenze di Commisso, ma le videochiamte funzionano e, a quanto pare, anche i messaggi a distanza.
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