
Niccolò Campriani
Firenze, 31 marzo 2017 - Firenze, Sesto Fiorentino e tutta l'Italia hanno gioito per ben tre volte con lui, salendo sul gradino più alto del podio nell'incanto dei giochi olimpici. Adesso gli devono tributare il giusto applauso al momento del sipario agonistico. Già, perché Niccolò Campriani depone la sua carabina: il tre volte campione olimpico di tiro a segno ha lasciato il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, "perché ora la priorità della mia vita è fare l'ingegnere". L'azzurro risponde all'Ansa delineando bene i contorni del suo annuncio: lascia il suo gruppo sportivo, non farà mai più la sua specialità (carabina 3 posizioni), però ipotizza un futuro nella gara a coppie. "Per Tokyo 2020 c'è tutto il tempo per decidere".
La Toscana intera fremeva con lui, guardando quel mirino che non aveva il bersaglio davanti a sé, ma una medaglia. Di quale metallo? Questione a volte di un battito di ciglia. E di freddezza. E di fortuna. Lo disse lui, con quella c così aspirata da non lasciare nemmeno un attimo di dubbio sulla sua appartenenza geografica, che nella finale della carabina a tre posizioni "avrebbe meritatio di vincere Kamenskiy". Un grande, Campriani.
Campriani ha vinto tre ori olimpici, nella carabina 50 metri tre posizioni a Londra 2012 e Rio 2016 e nella carabina aria compressa 10 metri a Rio, e un argento nell'aria compressa a Londra. Trent'anni, fiorentino, una laurea in ingegneria manageriale alla Western Virginia University, ora ha deciso "di diventare grande".
"Diciamo che prima ero un tiratore che faceva anche l'ingegnere, ora sarò un ingegnere che qualche volta si dedicherà al tiro", spiega Campriani, che ha ricevuto offerte di lavoro dalla Silicon Valley, dall'Inghilterra e negli ultimi tempi "anche dall'Italia".
"Di sicuro non farò più la carabina tre posizioni, ma per l'aria compressa vedremo, a Tokyo ci sarà la gara a coppie e con Petra, chissà...", dice Campriani, riferendosi alla fidanzata Petra Zublasing. "Ma oggi per coerenza lascio le Fiamme Gialle, da domani sono un disoccupato con concreti scenari di lavoro", conclude l'olimpionico azzurro.
Non si è fatta attendere la risposta di Giovanni Malagò, presidente del Coni: "Al momento Niccolò Campriani lascia le Fiamme Gialle e l'attività agonistica. La speranza, lui lo sa perché ne abbiamo già parlato, è che gli ritorni l'entusiasmo dopo un periodo sabbatico di un anno o due perché è una grande risorsa del movimento sportivo italiano e non solo".
Malagò prosegue: "Speriamo di vederlo ancora protagonista a Tokyo 2020, anche perché è cambiato il programma e ci sarà una gara mixed, un compound che Campriani potrebbe disputare con la sua meravigliosa compagna Petra Zublasing. Al momento la situazione è questa - ha concluso Malagò - detto ciò il Coni e tutto l'universo sportivo non possono che dire grazie ed essere riconoscenti per quanto fatto da Niccolò, un atleta straordinario e anche una persona straordinaria. E non è diplomazia".